CROTONE La riforma “Buona scuola” proposta dal governo Renzi continua a far discutere. Questa mattina alcuni docenti degli istituti scolastici crotonesi (circa trecento, tra cui precari e non) hanno deciso di scendere nuovamente in piazza per protestare. «Non siamo d’accordo con questa riforma – ha affermato Rosanna Basso, portavoce del comitato docenti precari di Crotone – perché crediamo che sia un lento e progressivo processo per la privatizzazione della scuola pubblica e questo noi non lo possiamo accettare né da precari né da personale di ruolo. Siamo tutti coinvolti». Secondo la sindacalista, «tutto ciò porterà alla rovina della scuola pubblica e noi non possiamo e non dobbiamo permetterlo».
La manifestazione organizzata da diversi comitati di docenti precari insieme ai sindacati Cigl, Cisl e Uil ha avuto una maggiore partecipazione rispetto a quella dello scorso 5 maggio. Un’iniziativa che non ha prodotto alcuna interruzione delle lezioni e dunque nessun disagio per gli studenti degli istituti crotonesi che questa mattina hanno regolarmente svolto le attività quotidiane. Una regolare assemblea sindacale richiesta appunto dai docenti stessi per discutere in merito a questa riforma bollata dai rappresentati sindacali crotonesi come «scellerata».
«Bloccheremo gli scrutini», ha così concluso Saverio Valenti, rappresentate della Cgil Crotone.
Maria Dora De Caria
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