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CALCIO SPORCO | Andrea Grassi: ecco come aggrediamo le frodi sportive

CATANZARO Il Nucleo centrale dei giochi e delle scommesse, incardinato nella prima divisione della Sezione centrale operativa, è nato nel 2002, all’indomani della promulgazione delle leggi che perm…

Pubblicato il: 19/05/2015 – 18:02

CATANZARO Il Nucleo centrale dei giochi e delle scommesse, incardinato nella prima divisione della Sezione centrale operativa, è nato nel 2002, all’indomani della promulgazione delle leggi che permettevano, anche in Italia, di scommettere sul gioco in generale. Per intenderci, nel periodo in cui comInciano a nascere e a diffondersi le sale Bingo. «In quel periodo – dice Andrea Grassi, direttore della prima divisione dello Sco – proliferarono una serie di centri di raccolta per le scommesse. La Polizia di Stato lesse questo fenomeno come possibile polo attrattivo della criminalità organizzata». In sostanza, speiga Grassi, questo Nucleo e le sue ramificazioni interprovinciali, coordinate dalla prima sezione dello Sco, sono specializzate nelle attività illecite, nel campo delle scommesse e del gioco, condotte dalla criminalità organizzata di matrice mafiosa.
Questo reparto ha avuto un ruolo fondamentale nell’operazione Dirty Soccer che ha portato al fermo di 50 persone dedite alla frode sportiva. E per la prima volta, nelle inchieste sulle combine e sulle scommesse truccate, taluni capi di imputazione sono aggravati dall’articolo 7, ossia dalla matrice mafiosa.
Pane per i denti del Nucleo centrale dei giochi e delle scommesse la cui ratio è quella di curare tutta l’attività informativa in materia ma anche l’attività investigativa. Oltre a Dirty Soccer c’è un caso più emblematico, potremmo dire storico, che ha impegnato la prima divisione. Operazioni come Last Bet, ricorda il direttore della prima divisione dello Sco, nel 2011 portarono nel nostro lessico parole come Calcioscommesse e Scommessopoli, videro coinvolti giocatori, dirigenti e società di seria A, B, Lega Pro, e Dilettanti e coinvolsero personaggi, per fare alcuni nomi, come Stefano Bettarini, Stefano Mauri, vicecapitano della Lazio, o Beppe Signori. Anche in Dirty Soccer l’indagine è arrivata a interessare le partite di serie B ma senza la possibilità di verificare se talune partite fossero state “manomesse” o meno. Ad ogni modo, precisa Grassi, «al di là del bene giuridico offeso, le parti lese sono tutte quelle persone che hanno a cuore le sorti di una squadra, coloro che scommettono onestamente». In una parola, i veri tifosi.

 

ale. tru.

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