In Calabria le auto più vecchie

LAMEZIA TERME La Calabria è una delle regioni con il parco circolante – dunque con le vetture – più vecchio d’Italia. È quanto emerge da un’analisi del Centro studi Continental, che spiega l’incremento con il deciso calo legato alla crisi economica, che ha causato anche un rallentamento del rinnovo del parco circolante. Il risultato, segnala il Centro Studi Continental, è che nel nostro Paese «sono ancora in circolazione vetture decisamente vecchie, che non hanno a disposizione sistemi di sicurezza aggiornati e un livello di emissioni di sostanze nocive più alto rispetto a quello delle auto più recenti». Le auto che circolano in Italia, hanno in media un’età di 9 anni e 11 mesi, un livello particolarmente alto e sensibilmente cresciuto negli ultimi anni. Un’altra considerazione importante, rileva lo studio, è la grande differenza tra i dati nelle regioni meridionali rispetto al resto del Paese. Per la Calabria, in particolare, la provincia con i veicoli più datati è Vibo (12 anni e 10 mesi). Seguono Crotone (12 anni e 7 mesi), Reggio (12 anni e 6 mesi), Cosenza (12 anni e 4 mesi) e Catanzaro (11 anni e 4 mesi). 

Al Sud mediamente le auto in circolazione sono molto più vecchie. È quindi necessario accelerare il ringiovanimento del parco circolante italiano facendo ripartire le vendite di auto nuove, in particolare nelle zone in cui dove il parco è più vecchio. Per raggiungere questo obiettivo, le istituzioni e tutti i protagonisti del mercato automobilistico devono lavorare insieme per ottenere risultati concreti al più presto possibile. Secondo lo studio, la regione in cui circolano le auto più vecchie è la Campania (12 anni e 9 mesi l’età media), seguita da Calabria (12 anni e 3 mesi), Basilicata e Sicilia (12 anni e 2 mesi), Puglia (11 anni e 8 mesi), Molise (11 anni e 7 mesi) e Sardegna (10 anni e 10 mesi). Quelle con le auto più giovani sono invece Trentino Alto Adige (5 anni e 10 mesi) e Valle D’Aosta (4 anni e 7 mesi), grazie però alle condizioni particolarmente vantaggiose per l’immatricolazione di nuove autovetture concesse negli ultimi anni che hanno distorto i dati reali.