ROMA «Il calcio deve tornare a essere uno sport autentico. Bisogna fare di tutto per fare rispettare la legalità nel rispetto di tutti quei tifosi che seguono lo sport con passione autentica». Lo ha detto questa sera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima dell’inizio della partita Juventus – Lazio, finale di coppa Italia. La dichiarazione è avvenuta ai microfoni di Rai1 su domanda di Bruno Gentili circa gli ultimi scandali del calcio scommesse, giunti agli onori della cronaca grazie all’inchiesta della Procura di Catanzaro, denominata “Dirty soccer”, che ha portato al fermo di 50 persone in tutta Italia con l’accusa di truffa, frode sportiva e associazione a delinquere. Il presidente ha parlato di «indignazione» e di «divario tra fenomeni come quello emerso con Dirty Soccer e la autentica passione per lo sport».
Dello stesso tenore quanto affermato dal premier Renzi, che si è detto «disgustato. Ora basta – ha detto – con il fatto che personaggi di discutibile approccio governino il calcio a tutti i livelli: faccio un appello alla Federazione, alla Lega, al Coni, restituiamo il calcio alle famiglie. Il calcio è delle famiglie, non dei professionisti della polemica o delle società di consulenza dei diritti tv, sui quali serve trasparenza», ha insistito Renzi, preannunciando un tavolo con tutti i partiti dopo le Regionali per «cambiare totalmente passo. Chiederò di mettersi attorno a un tavolo su questo, ma occorre dire con chiarezza che alcuni personaggi del mondo del calcio devono ricevere uno stop. Non si può andare avanti così, all’estero ci prendono in giro, sembra – ha concluso – che sia tutto un magna magna».
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