LAMEZIA TERME Sette persone sono riuscite a sfuggire al decreto di fermo eseguito all’alba di martedì ed emesso dalla Dda di Catanzaro nel corso dell’operazione “Dirty soccer”. Si tratta di tre serbi Uros Milosavljevic, 33 anni, Alexander Brdanin, 34 anni, e Milan Jovicic, 43, finanziatori di combine. Ci sono poi i due finanziatori maltesi Robert Farrugia, 45 anni e Adrian Farrugia, 34. A questi si aggiungono Ala Timosenco, 40 anni, traduttrice con i serbi, e Maurizio Antonio Pagniello, detto “Morris”, 38, ex calciatore ed ex presidente del Trento 1921. Entrambi si trovano in Spagna. Nei prossimi giorni la Procura di Catanzaro dovrà stabilire come agire nei loro confronti. Le procedure da seguire sono ancora in itinere. Nei confronti dei tre serbi si ipotizza possa essere emesso un mandato di cattura europeo. E se per Pagnello e Timosenco dovrebbe essere più facile eseguire il fermo in Spagna, più complessa si presenta l’estradizione per i due maltesi.
Uros Milosavljevic e gli altri serbi facevano parte, secondo gli inquirenti, del secondo gruppo criminale in cui si divideva la consorteria delle partite truccate. Nel primo operavano i Iannazzo e i componenti del Neapolis, nel secondo c’erano i serbi assieme a Fabio Di Lauro, Ercole Di Nicola, Mauro Ulizio e Massimiliano Carluccio che avevano il ruolo di promotori/costitutori e organizzatori delle combine. Questi, secondo gli investigatori, avevano costituito un’associazione criminale, operante a livello mondiale.
ale. tru.
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