CATANZARO «Non si tocchi nemmeno un posto-letto spettante alla città di Catanzaro. L’integrazione ospedali-università non sia un pretesto, con motivazioni pseudo manageriali, per sottrarre al Capoluogo cio’ che gli spetta». Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, annunciando di avere chiesto sull’argomento un incontro al commissario della Sanità, Massimo Scura. «E se davvero il Policlinico universitario – aggiunge Abramo – appartiene a tutta la regione, è giusto che tutta la rete ospedaliera calabrese se ne faccia carico. In ogni caso, non assisterò passivamente a qualsiasi ipotesi che faccia scendere sotto i 750 posti letto la dotazione della futura Azienda unica. Semmai questo numero dovrebbe essere aumentato, vista la natura “regionale” del policlinico universitario. Al commissario, che ho apprezzato per la sua franchezza e la sua concretezza, chiederò garanzie sul numero dei posti-letto assegnati alla città di Catanzaro. Se l’ipotizzata Azienda unica porterà, oltre che alla riduzione di ben 20 unità operative, anche la perdita di un solo posto-letto, mi opporrò a questo progetto. Ma non ho dubbi che il commissario riconoscerà il ruolo centrale dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” che rappresenta, nonostante il deficit strutturale, un fiore all’occhiello della sanità calabrese, avendo sempre svolto una funzione insostituibile nell’assistenza ai calabresi. Basta guardare i numeri delle prestazioni erogate dall’HUB catanzarese per avere il senso della sua importanza”. «Diciamo sì all’azienda unica, in una logica di efficienza e di qualità dei servizi – conclude il sindaco di Catanzaro – ma senza forzature e squilibri che risulterebbero inaccettabili».
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