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CALCIO SPORCO | Il ds Maglia ai domiciliari

CATANZARO Mentre si attende che il gip di Catanzaro, Giuseppe Perri, si esprima sulle convalide dei fermi di Felice Bellini, 39 anni, dirigente e responsabile marketing della società sportiva Vigor…

Pubblicato il: 21/05/2015 – 17:30
CALCIO SPORCO | Il ds Maglia ai domiciliari

CATANZARO Mentre si attende che il gip di Catanzaro, Giuseppe Perri, si esprima sulle convalide dei fermi di Felice Bellini, 39 anni, dirigente e responsabile marketing della società sportiva Vigor Lamezia, e di Sebastiano La Ferla, 44 anni, considerato uomo di fiducia di Bellini, a Cosenza, questa mattina, il gip Salvatore Carpino ha stabilito di non convalidare i fermi di Francesco Molino, 35 anni, direttore sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo, e Antonio Palermo, 48, dirigente della stessa società sportiva.

Il giudice per le indagini preliminari non si è, però, espresso sulla misura cautelare da adottare nei confronti degli indagati demandando la decisione al gip di Catanzaro. A Lamezia Terme si è svolto, davanti al giudice Carlo Fontanazza, l’interrogatorio di Fabrizio Maglia, 48 anni, direttore sportivo della Vigor Lamezia. Anche in questo caso, il giudice non ha convalidato il fermo, non sussistendo i presupposti di legge, e, accogliendo le richieste dell’avvocato difensore Paolo Mascaro, ha disposto gli arresti domiciliari per l’indagato.

Maglia è stato interrogato per oltre un’ora e ha risposto su ogni capo d’accusa che gli è stato contestato, ossia sulle combine a cui avrebbe preso parte per quanto riguarda le partite Catanzaro-Barletta e Barletta-Vigor Lamezia.
Si attendono per le prossime ore, dunque, le decisioni del gip di Catanzaro, il quale, questa mattina ha interrogato Sebastiano La Ferla, assistito dall’avvocato Enzo Ioppoli. È stato invece rinviato, per un impedimento dello stesso gip, l’interrogatorio di Felice Bellini che si sarebbe dovuto tenere, sempre nel corso della mattinata, in ospedale. Ieri, infatti, Bellini, difeso dagli avvocati Artro Bova e Antonio Lo Monaco, è stato trasferito per problemi di salute nel nosocomio del capoluogo.
Nelle ultime ore in tutta Italia si stanno svolgendo gli interrogatori di convalida dei fermi di 50 indagati dell’operazione Dirty Soccer, nata da un’inchiesta condotta dal procuratore Elio Romano, della Dda di Catanzaro, su un giro internazionale di frodi sportive. Le accuse contestate agli indagati sono di associazione a delinquere, frode sportiva e truffa. Sono coinvolti giocatori, dirigenti e presidenti di società di serie D e Lega Pro. A questo primo filone d’inchiesta se ne sta aggiungendo un altro che, stando alle ultime indiscrezioni, coinvolgerebbe altre squadre. L’attenzione degli investigatori sarebbe poi rivolta anche a un commissario della Figc.
L’inchiesta prende le mosse dall’operazione Andromeda che ha colpito la cosca lametina degli Iannazzo. Seguendo gli affari del clan, gli uomini della squadra mobile di Catanzaro, guidati da Rodolfo Ruperti, avrebbero notato una “insana” passione di Pietro Iannazzo per il calcio e le scommesse. Questa pista avrebbe svelato una rete molto più ampia di frodi sportive.

 

Alessia Truzzolillo

redazione@corrierecal.it

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