CATANZARO Luca Mannarino resta alla guida di Fincalabra e la legge regionale sullo spoil system deve essere sottoposta al vaglio della Corte costituzionale. Sono gli effetti di un’ordinanza del Tar Calabria che, di fatto, blocca l’esecutività del bando con cui la Regione aveva avviato la procedura per la scelta, tra gli altri, del presidente del Consiglio di amministrazione di Fincalabra. In altri termini, oltre alla sospensione del bando finalizzato alla scelta del nuovo presidente di della Finanziaria regionale, il Tribunale amministrativo della Calabria ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale ritenendo la legge regionale 12/2005, che regolamenta lo spoil system, costituzionalmente illegittima.
In particolare «il Tribunale amministrativo regionale per la Calabria (sezione seconda) dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 1, della legge della Regione Calabria 3 giugno 2005, n. 12 (“Norme in materia di nomine e di personale ella Regione Calabria”), per contrasto con gli artt.. 3, 97 e 98 della Costituzione, ordinando l’immediata trasmissione degli atti della controversia alla Corte Costituzionale, per le ragioni esposte in motivazione. Accoglie provvisoriamente la domanda cautelare e sospende provvisoriamente gli effetti dell’impugnato provvedimento, fino alla camera di consiglio di ripresa del giudizio cautelare, successiva alla definizione della questione di legittimità costituzionale. Ordina che, a cura della segreteria della Sezione, la presente Ordinanza sia notificata alle parti in causa ed al presidente della giunta della Regione Calabria, nonché comunicata ai presidenti della Camera e del Senato».
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