COSENZA «Se il presidente Mario Oliverio a Cosenza il 15 maggio ha annunciato una soluzione per sanare i problemi immediati del personale medico e paramedico dell’Annunziata e poi non si fa, dobbiamo ritenere che qualcosa non funziona e che la volontà politica s’infrange contro un atteggiamento di chiusura ingiustificabile di una burocrazia regionale cieca che in questi anni, senza battere ciglio, ha consentito i più grandi inganni nei confronti dei diritti della salute dei cittadini calabresi». È quanto spiega, in una nota, il comitato Intersindacale dei medici dell’Annunziata di Cosenza.
«La telenovela –prosegue il comunicato – così continua e non è affatto appassionante: apprendiamo infatti che, nonostante le assicurazioni contrarie il decreto per le assunzioni, in ospedale non può essere cambiato e non si vuole cambiarlo favorendo, così, interessi ben individuabili. Abbiamo, a questo punto, la necessità di un incontro urgente con il commissario William Auteri per sapere come è andato l’incontro di mercoledì in Regione per determinare le contromisure da prendere nell’interesse dei lavoratori dell’ospedale di Cosenza».
«Intanto come intersindacale dei medici dell’Annunziata – si legge ancora – siamo pronti a intensificare lo stato di agitazione e pretendiamo che se il decreto non può essere cambiato questo debba valere per tutte leAziende ospedaliere e le Asp della regione. Come è possibile, infatti, che lo stesso sia rigido per l’Azienda ospedaliera di Cosenza e flessibile per altre aziende? Ci riferiamo all’Asp di Crotone e a quella di Cosenza che continuano, alla data odierna, e giustamente, a bandire avvisi pubblici, cosa che invece non è consentita all’Ao di Cosenza. Sembra quasi che i suddetti ospedali abbiano una forza politica e burocratica che a Cosenza evidentemente manca. L’intersindacale dei medici di Cosenza, che da oltre un anno e mezzo denuncia con costanza le gravi carenze di personale medico e paramedico all’Annunziata che un’ottusa politica sanitaria ha svuotato, chiede anche come sia possibile l’elusione del decreto Lorenzin sulla stabilizzazione dei precari, medici che infermieri che avevano tirato un grosso sospiro di sollievo dopo le rassicurazioni fatte il 15 maggio scorso a Cosenza dal presidente Oliverio e dal commissario Scura nel corso della loro visita all’Annunziata. Chi spiegherà a questi lavoratori che alcuni di loro, qualora si attingesse, come si vuole obbligare a fare, alle graduatorie di altre aziende, perderebbero il posto?».
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