Ci scrive, per conto della direzione Cch dell’Università di Catanzaro, il professor Pasquale Mastroroberto:
La Cardiochirurgia del Policlinico Universitario di Germaneto, in accordo alle leggi vigenti in Italia, è perfettamente legale.
In Italia, per essere primari di Cardiochirurgia in una struttura pubblica è necessario, ai sensi dell’art. 5 del DPR 484 del 1997:
1) essere Iscritto all’albo professionale;
2) avere un’anzianità di servizio di 10 anni nella disciplina;
3) avere un curriculum in cui sia documentata una adeguata esperienza.
Il sottoscritto possiede oltre 20 anni di servizio presso l’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro ed è attualmente professore associato di Cardiochirurgia,vincitore dell’abilitazione a professore ordinario dello stesso settore nonché direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia.
Il sottoscritto, inoltre, ha lavorato presso alcuni tra i più importanti Centri di Cardiochirurgia del mondo (Centro Cardiochirurgico di Monaco-Montecarlo; Céntre Hopitalier de Marseille) ed è stato Primo Operatore in circa 3.000 interventi di cardiochirurgia “a cuore aperto”.
Sono sicuro che queste mie brevi precisazioni saranno sufficienti per convincerLa che la Cardiochirurgia del Policlinico universitario di Germaneto non deve essere chiusa ma semmai potenziata nell’interesse dei giovani medici calabresi che studiano nella nostra Università e degli
ammalati che quotidianamente si rivolgono con fiducia e speranza alla nostra Istituzione.
Cordiali saluti.
Prof. Pasquale Mastroroberto
Nel ringraziare il prof. Mastroroberto per il suo contributo alla chiarezza, ci permettiamo di annotare che in nessuna parte del nostro scritto ci arroghiamo l’indicazione di «chiudere la cardiochirurgia del Policlinico universitario». Così come mai ci siamo consentiti di esprimere alcun apprezzamento su chi vi opera. Abbiamo, invece, chiamato in causa il rettore che, lui sì, va decidendo quali presìdi sanitari vanno lasciati aperti, quali debbono chiudere e quali debbono costare milioni di euro ma non essere messi in condizione di operare. Ed è lo stesso rettore ad aver insinuato l’idea che in cardiochirugia ci deve stare chi è specializzato in cardiochirurgia, da qui la nostra sottolineatura al fatto che allo stato presso la Cardiochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro «chi ci opera non è uno specialista in cardiochirurgia ma in chirurgia toracica, specialità assolutamente non equipollente, ai sensi di legge, alla cardiochirurgia». Assunto che non mi pare venga smentito dallo scritto del prof. Mastroroberto, che resta sicuramente un professionista capace, preparato e che, altrettanto sicuramente, ricopre con merito e nel rispetto delle prescrizioni di legge l’incarico assegnatogli. (pa. po.)
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