COSENZA Si è tenuta al Teatro Rendano la cerimonia di premiazione della terza edizione del concorso letterario in memoria di Romano Marino, “Diamo vita alle parole”. Romano giovane studente di terza media della Zumbini nel marzo del 2010 perse la vita a causa della sindrome da attivazione macrofagica (Mas), classificata tra le malattie rare. La Mas, invero, ha un incidenza di uno a 50mila abitanti l’anno come la Sclerosi laterale amiotrofica, meglio conosciuta come Sla, e ciò significherebbe – considerato che la Mas è una patologia la cui incidenza sembra essere sottostimata – un minimo 14 nuovi casi l’anno nella sola popolazione della provincia di Cosenza.
Il concorso, organizzato dall’associazione Romano Marino con il patrocinio del Comune di Cosenza e la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, quest’anno prevedeva l’elaborazione di una breve ricerca scientifica sulla Mas, a corredo di un testo letterario sul rapporto genitori-figli durante il periodo adolescenziale. Vincitori della terza edizione di “Diamo vita alle parole” sono: Francesca Del Gaudio -Istituto comprensivo P. De Coubertin, Rende, prima classificata scuole medie; Daria Leanza – Liceo scientifico G.B. Scorza, Cosenza, prima classificata scuole superiori; Azzurra Belmonte – Liceo Scientifico G.B.Scorza, Cosenza, migliore ricerca; premio speciale a Ida Russano – Istituto comprensivo Spirito Santo, Cosenza; menzioni speciali sono andate ad Alessandro Longo -Istituto comprensivo B.Zumbini, Cosenza; Adua Gervasi – Liceo classico Bernardino Telesio, Cosenza; Sofia Amendola – Liceo classico Bernardino Telesio, Cosenza; Azzurra Belmonte, Liceo scientifico G.B.Scorza. Ai due elaborati, uno per le scuole superiori e uno per le medie, selezionati da una giuria qualificata, sono andati in premio i due iPad offerti dall’Associazione “Romano Marino” e dal Keystore One di Cosenza. Un tablet al Premio speciale è stato consegnato alla vincitrice, in sinergia con la scuola della studentessa. Gli istituti scolastici invitati hanno risposto massicciamente ma la maggiore soddisfazione per l’associazione arriva quest’anno dalla qualità delle ricerche sulla patologia che colpì il giovane Romano Marino premiata dalla libreria Mondadori di Cosenza.
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