MILANO Non c’è stato solo l’exploit dell’azionista Beppe Grillo, l’assemblea dei soci di Ferrovie Nord Milano ieri ha riservato anche altre sorprese. Una su tutte quella che riguarda il calabrese Domenico Aiello, da tempo fidato avvocato di Roberto Maroni, che proprio da Fnm – società controllata dalla Regione Lombardia – avrebbe ricevuto decine di migliaia di euro in consulenze, ma «a sua insaputa». La vicenda è ricostruita in un articolo di Marco Lillo pubblicato sul Fatto Quotidiano. Nel corso dell’assemblea a svelare l’esistenza delle consulenze affidate ad Aiello è stata la responsabile dell’ufficio legale della società, Antonella Tiraboschi, che rispondendo a una domanda del cronista del Fatto ha confermato che quegli incarichi esistono, anche se lo stesso avvocato del governatore della Lombardia aveva dichiarato al quotidiano diretto da Marco Travaglio di non aver svolto nessuna attività per Fnm. «Confermo che queste consulenze esistono – ha invece affermato Tiraboschi – e sono due. O meglio, la prima è un incarico giudiziale e a oggi abbiamo speso 25mila euro. L’altra riguarda l’assistenza alla direzione affari legali che a oggi è costata 10mila euro». Il totale dei contratti per gli incarichi risalenti al gennaio 2014, però, potrebbe arrivare a 150mila euro. E l’attività sarebbe stata «effettivamente svolta» anche se Aiello non se ne ricorda.
L’avvocato ha difeso Maroni nell’inchiesta della Procura di Busto Arsizio che lo vede coinvolto insieme al suo capo di gabinetto, Giacomo Ciriello, con l’accusa di aver esercitato “pressioni” per far ottenere indebitamente contratti a tempo determinato in Expo 2015 in Europolis a due persone ritenute a lui, ma è finito al centro delle cronache anche per la vicenda che ha portato al trasferimento da Milano a Torino del pm Alfredo Robledo. Il procuratore fu infatti intercettato mentre chiacchierava di cose riservate proprio con Aiello, da tempo ascoltato dalla Procura di Reggio Calabria perché ritenuto soggetto «di interesse investigativo».
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