CATANZARO «Una grande soddisfazione, una straordinaria emozione ed anche un pizzico di orgoglio». Così il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, da Ginevra, dove si trova per impegni istituzionali, ha commentato la vittoria di Fabio Curto, il ventisettenne originario di Acri, nel talent show di Rai 2 “The Voice of Italy”. «Già nelle scorse settimane – ha detto Oliverio – avevo seguito con interesse, attraverso la lettura dei giornali, la straordinaria avventura musicale di questo nostro grande talento che oggi vive a Bologna e che, in più occasioni, ha dichiarato di essere innamorato della sua terra, della sua gente e della sua famiglia. All’inizio mi aveva incuriosito molto il fatto che un giovane, appena laureato in scienze politiche con indirizzo criminologico, fosse anche un talentuoso artista di strada, polistrumentista, innamorato della musica e partecipasse ad un talent show. Poi, pian piano, ho capito, attraverso le recensioni ed i commenti entusiastici riportati dalla stampa, che ci trovavamo davanti ad un vero e proprio talento. Confesso che ho tifato molto per lui, non solo perché è calabrese e proviene da Acri, una cittadina della provincia di Cosenza a cui mi lega un antico e corrisposto rapporto di amicizia e stima, ma soprattutto perché, anche fisicamente, egli esprime i pregi e i difetti della nostra gente, che sono l’umiltà, la generosità l’attaccamento ai valori semplici e fondamentali della vita, la tenacia, la caparbietà, il senso della libertà, l’essenzialità del rapporto con gli altri e con i propri cari. Una sua dichiarazione riportata questa mattina dai giornali, con cui ringrazia gli occhi di sua madre e la strada che gli hanno insegnato ad essere forte, mi ha commosso. Mi piacerebbe molto incontrarlo e intrattenermi con lui e con i suoi genitori per ringraziarli di avere dato al Paese e all’Europa un’immagine positiva, vincente e pulita della Calabria. Una regione che vuole scrollarsi di dosso, con tutte le sue forze, pregiudizi e immagini negative che non corrispondono affatto ad una realta’ costituita da uomini e donne, giovani e meno giovani che si impegnano quotidianamente per conquistare la fiducia e la considerazione che meritano, mostrando a tutti di quale pasta è fatta la nostra terra e la nostra gente».
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