CATANZARO Non basta la prospettiva di sviluppo data dalla nuova metropolitana leggera, il comparto trasporto pubblico locale di Catanzaro e provincia è al collasso strutturale. A denunciarlo, con uno sciopero di quattro ore indetto nella mattinata di venerdì, la Cgil che ha voluto così far accendere i riflettori dei media sulle difficoltà che i lavoratori di Ferrovie della Calabria vivono.
I dati forniti dal sindacato sono preoccupanti: la carenza di organico costringe a continui doppi turni ed è tanto elevata che la malattia di un solo operatore, può portare alla soppressione di una corsa ferroviaria sulla tratta Catanzaro-Catanzaro Lido. Come se questo non bastasse, il parco motrici e vetture risente fortemente dell’usura, ma oltre l’80% di carenza di personale nelle officine porta a tener ferme – in riparazione – circa il 60% delle automotrici: «Il personale manca in tutti i settori operativi, quindi oltre a doverci sobbarcare ore di lavoro in più, non abbiamo neanche la possibilità di godere delle ferie. Ci mancano le scorte per le sostituzioni, siamo il numero esatto dei turni che dobbiamo coprire. Ed è una situazione che si protrae da anni», denuncia Michela Avenoso, segretaria generale Filt-Cgil e dipendente di Ferrovie della Calabria.
Su una delle motrici ferme sui binari morti della stazione di via Milano, campeggia poi uno striscione: “FdC: chi sbaglia una volta, paga per sempre. Chi sbaglia sempre, non paga mai!”. Riferimento, neanche tanto velato, al management dell’azienda e soprattutto al direttore generale Giuseppe Lo Feudo che ricopre l’incarico dal novembre 2003 e che ha attraversato indenne anche la bufera sui passivi milionari dell’azienda emersi nel corso degli ultimi anni: «I lavoratori rimasti coinvolti nell’ultimo incidente rischiano il licenziamento mentre l’azienda spreca soldi: i lavoratori ci dicono che l’azienda ha speso 5mln di euro sulla tratta di Soveria Mannelli senza che però la tratta riprendesse a funzionare– denuncia Giuseppe Valentino, segretario generale Cgil Catanzaro-Lamezia – perché si preferisce utilizzare il servizio su gomma…».
Quanto al prossimo avvio dei lavori della metropolitana che collegherà Catanzaro e le sue periferie, la Cgil apre al confronto: «Sulla metropolitana abbiamo avuto un contatto telefonico positivo con l’assessore De Gaetano. La nostra preoccupazione è che i due anni previsti per la realizzazione, diventino dieci o venti. Da questo punto di vista, noi siamo disponibili ad una contrattazione propositiva affinché si possa arrivare nei tempi prefissati alla realizzazione di un’opera importante e utile non solo per la città, ma anche per la regione perché da questa potranno poi svilupparsi nuovi piani per i trasporti pensando, ad esempio, ai collegamenti con Cosenza sulla linea di Ferrovie della Calabria».
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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