LAMEZIA TERME La deadline del 31 luglio si avvicina, ma la sensazione è che arrivare per quella data all’accorpamento reale delle cinque Aterp calabresi non sia proprio un pensiero che assilla chi dirige il settore dell’edilizia residenziale pubblica calabrese. Ma se non è dato conoscere la linea politica che sulla questione intendono seguire il governatore Oliverio e l’assessore regionale ai Lavori pubblici De Gaetano, è possibile ricostruire la tortuosa via verso l’unificazione delle aziende attraverso gli atti del dipartimento regionale competente – atti, ben inteso, che non sono consultabili né sul portale della Regione dedicato ai Lavori pubblici né sui siti web delle aziende. L’ultimo provvedimento, in ordine di tempo, è stato emanato dal dirigente generale del dipartimento Lavori pubblici Mimmo Pallaria che, da commissario dell’Aterp unica, dopo aver nominato i referenti (senza poteri) dei cinque «distretti territoriali» (qui l’articolo), ha provveduto a delegare loro determinate funzioni. Il decreto di Pallaria – registrato però come atto del dirigente del dipartimento e non, piuttosto, come del commissario regionale – è datato 25 maggio e punta alla creazione di «una struttura commissariale di supporto all’attività del commissario unico regionale» e ad «ottimizzare il processo di accorpamento» disposto dalla legge regionale 24/2013. Così, pur dovendo mantenere obbligatoriamente la rappresentanza legale (qui l’articolo) delle cinque aziende, Pallaria ha assegnato ai referenti le funzioni relative a tutti gli atti di gestione ordinaria (con annessi impegni di spesa), alla sottoscrizione di contratti di acquisto, vendita o locazione ordinari e all’individuazione dei responsabili dei procedimenti. Oltre a ciò, inoltre, i referenti potranno avanzare «proposta» al commissario regionale unico di atti di gestione straordinaria e di provvedimenti programmatici e di indirizzo. Di fatto pare trattarsi di subcommissari – anche se nel decreto non viene specificata tale funzione – che però non hanno la rappresentanza legale dell’ente di cui sono referenti e possono adottare solo atti di ordinaria amministrazione. Una situazione non proprio lineare, insomma, che potrebbe ingenerare ulteriore confusione amministrativa nell’attività dei vari referenti che, in alcuni casi, forse sono concentrati sulla pubblicazione delle short list propedeutica, magari, al rinnovo dei tanti contratti di collaborazione (pre e post elettorali) attivati da questi enti.
Ma c’è un altra questione che, come l’effettivo accorpamento, forse non sta in cima ai pensieri di chi gestisce l’edilizia residenziale pubblica in Calabria. C’è un decreto del ministero delle Infrastrutture relativo al recupero e alla razionalizzazione degli immobili e degli alloggi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 21 maggio, che dispone che entro 120 giorni dall’entrata in vigore, ovvero entro il prossimo 19 settembre, le Regioni dovranno inviare al Ministero gli elenchi degli interventi dichiarati ammissibili a finanziamento. Si tratta, di fatto, degli ultimi finanziamenti utili a recuperare il patrimonio immobiliare delle Aterp e forse, specie ai ritmi con cui si sta procedendo verso l’unificazione delle aziende, la Regione avrà più di una difficoltà a predisporre tutto entro la data stabilita dal Ministero. Ma probabilmente anche questo obiettivo, proprio come quello di dare un tetto alle famiglie che ne hanno bisogno, passerà in secondo piano rispetto alla “necessità” di mettere mano alle short list e firmare vecchi e nuovi contratti di collaborazione.
Sergio Pelaia
s.pelaia@corrierecal.it
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