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ELEZIONI | Costa è il nuovo sindaco di Vibo

VIBO VALENTIA Elio Costa va oltre le aspettative e riesce a strappare la vittoria al primo turno. Il 75enne ex magistrato in pensione ha sfiorato il 51% dei voti (circa 10mila preferenze), staccand…

Pubblicato il: 01/06/2015 – 9:45
ELEZIONI | Costa è il nuovo sindaco di Vibo

VIBO VALENTIA Elio Costa va oltre le aspettative e riesce a strappare la vittoria al primo turno. Il 75enne ex magistrato in pensione ha sfiorato il 51% dei voti (circa 10mila preferenze), staccando di oltre 13 punti percentuali il candidato di Pd e Sel, Antonio Lo Schiavo (37,4%), e riconquistando così lo scranno più alto di palazzo Luigi Razza a distanza di circa un decennio dalla sua prima esperienza da sindaco, iniziata nel 2002 e interrotta anticipatamente nel 2005. Decisiva, forse, per la vittoria della coalizione civica guidata da Costa, chiaramente orientata verso il centrodestra, la capacità del neo sindaco di mettere in qualche modo in secondo piano i partiti (Fi, Ncd e Udc) che lo appoggiavano sotto spoglie civiche e presentarsi come l’uomo forte ed esperto capace di risollevare le sorti della città (e del centrodestra) dopo la deludente esperienza della giunta D’Agostino. L’ex magistrato, infatti, è riuscito a far confluire sul suo schieramento larga parte della coalizione – fatta eccezione per Fratelli d’Italia – che nel 2010 aveva già portato alla vittoria il centrodestra vibonese. Complessivamente il neo sindaco ha potuto contare su sette liste, tutte severamente senza simboli di partito. Mentre erano cinque – comprese quelle ufficiali di Pd e Sel – le compagini che hanno sostenuto Lo Schiavo, giovane notaio sponsorizzato dal deputato Brunello Censore, che aveva vinto le primarie del centrosinistra dello scorso 22 febbraio.
Oltre ai due sfidanti principali correvano per la conquista di palazzo Razza, con una lista a testa, altri tre aspiranti sindaci: Cesare Pasqua, dirigente dell’Asp e padre del consigliere regionale Vincenzo (arrivato a Palazzo Campanella proprio con la lista che portava il nome di Mario Oliverio), che non ha raggiunto neppure il 5% dei consensi; Antonio D’Agostino, candidato a sindaco di “Cambiamo Vibo” (sostenuto da Prc e Forum delle associazioni vibonesi) che ha raggiunto un lusinghiero 4,74%; l’ex senatore Franco Bevilacqua, di Fratelli d’Italia, a capo dell’unica lista dichiaratamente in continuità con l’amministrazione uscente che, però, si è fermata al 2,99% delle preferenze.
Le operazioni di scrutinio sono andate avanti a rilento perché nei giorni scorsi circa 20 presidenti di seggio si sono dimessi dall’incarico – chi per motivi personali e chi, invece, per incompatibilità – e la Prefettura ha scelto presidenti di prima nomina.

 

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«La città ha creduto in me – ha commentato a caldo il neo sindaco – e cercherò ora insieme a chi mi ha sostenuto di impegnarmi al massimo per risolvere i tanti problemi di Vibo e farò di tutto per eliminare il degrado che attualmente attanaglia la città, dalla spazzatura alla rete idrica, alle strade. Voglio restituire umanità alla città di Vibo, con le persone dalle quali sono circondato e con la convinzione di poter superare i problemi più importanti che investono la città. Riprendiamo il percorso interrotto 10 anni fa».

«Auguro buon lavoro ad Elio Costa per la sua vittoria – ha invece dichiarato Lo Schiavo – e resto convinto che sulle grandi emergenze di Vibo Valentia bisognerà far sentire un’unica voce, fermo restando il nostro ruolo di opposizione in Consiglio comunale che sarà critico ma al tempo stesso propositivo. Le divisioni in politica, come quella registrata dopo le primarie del centrosinistra a Vibo, non pagano mai ed occorrerà ora – ha aggiunto – una seria riflessione sul voto per procedere ad una ricostruzione del centrosinistra. In ogni caso è evidente l’insufficienza delle liste messe in campo a mio sostegno, sia a livello numerico che qualitativo, anche se il turno di ballottaggio è stato a portata di mano sino alla fine».

 

 

Sergio Pelaia
s.pelaia@corrierecal.it

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