SAN LUCA Niente quorum alle elezioni amministrative di ieri a San Luca, sciolto nel maggio del 2013 per «condizionamenti da parte della criminalità organizzata». Il commissariamento degli organi amministrativi era stato poi prorogato nel settembre del 2014. Il Comune rimarrà così sotto regime commissariale. L’unica lista presentata alle elezioni comunali di ieri, “Liberi di ricominciare”, con candidato sindaco Giuseppe Trimboli, si è fermata, infatti a 1.485 voti (43,09%), al di sotto dunque della soglia minima per rendere valide le elezioni. Il Comune aspromontano, noto nei decenni passati come il paese dei sequestri e più recentemente per la faida di ‘ndrangheta tra i clan Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, culminata con la strage di Duisburg, in Germania.
Quello di San Luca non è il solo caso di comune dove non è stato raggiunto il quorum. La stessa situazione si è registrata a Spilinga, in provincia di Vibo Valentia. L’unico candidato a sindaco in campo, Francesco Dotro, ha conquistato 552 voti (30,57%), al di sotto della soglia minima per rendere valide le consultazioni.
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