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ELEZIONI | Giamborino: «Il Pd ha perso per colpa di Censore e Mirabello»

Pietro Giamborino, la battuta che circola negli ambienti dem è la seguente: “Giamborino a Vibo ha fatto come Cofferati in Liguria”. Insomma si sostiene che lei abbia lavorato per far vincere il cen…

Pubblicato il: 01/06/2015 – 11:06
ELEZIONI | Giamborino: «Il Pd ha perso per colpa di Censore e Mirabello»

Pietro Giamborino, la battuta che circola negli ambienti dem è la seguente: “Giamborino a Vibo ha fatto come Cofferati in Liguria”. Insomma si sostiene che lei abbia lavorato per far vincere il centrodestra…

«Io non sono Cofferati ma di certo la mia azione di denuncia politica ha portato alla vittoria di Costa, che vince già al primo turno per poche decine di voti».

Sta dicendo che i voti dei “suoi” candidati sono risultati decisivi…

«Direi di sì. Il Pd ha voluto scegliere la strada del non dialogo con un’area ampia che aveva partecipato alle primarie e questo è il risultato ottenuto».

Lei ha parlato di «scene da Gomorra» dopo la sconfitta alle primarie del centrosinistra contro Lo Schiavo. È pentito di aver pronunciato quella frase?

«Io ho solo indicato un contesto. Tra l’altro non sarà sfuggito che lo stessa espressione è stata usata anche da Rosi Bindi e Roberto Saviano in riferimento alla situazione del Pd. Io credo che questo partito, in Calabria ma soprattutto a Vibo Valentia, debba liberarsi dal contesto deteriorato che lo circonda».

A chi si riferisce?

«Ai dirigenti del Pd calabrese che non attraggono consensi. Ho ottenuto oltre il 40% dei consensi alle primarie e nessuno si è preoccupato di verificare quanto ho denunciato. Un grande partito non si comporta così».

La batosta è di quelle pesanti. Perdere al primo turno non rientrava nemmeno tra le previsioni più pessimistiche…

«Censore (deputato, ndr) e Mirabello (consigliere regionale e segretario provinciale del Pd, ndr) hanno lavorato con l’obiettivo di far perdere il Pd. Loro vogliono un partito chiuso».

Sostiene questo solo perché non hanno aperto nei suoi confronti…

«È un errore pensare ciò. Una domanda su tutti: perché Censore e Mirabello non hanno voluto ricucire lo strappo con il consigliere regionale Pasqua? Lui e Mirabello stanno assieme in consiglio regionale e poi competono alle comunali di Vibo (il padre di Pasqua era candidato a sindaco, ndr). È normale tutto ciò?».

Queste dichiarazioni preludono a un addio al Partito democratico?

«Io resto nel campo allargato del centrosinistra. Con tutto il rispetto, mi permetta di dire che sono tutt’altra cosa rispetto al Pd calabrese e a questi dirigenti. E lo dico con grande dolore».

Perché?

«Perché questo partito ho contribuito a fondarlo. Non dimentichi che io nel 2007 ero il capogruppo della Margherita in consiglio regionale».

Antonio Ricchio

a.ricchio@corrierecal.it

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