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Aeroporto di Crotone, futuro sempre più a rischio

CROTONE E mentre Ryanair punta sullo scalo crotonese annunciando nuove rotte e festeggiando gli oltre 150mila passeggeri dall’inizio della sua attività, il 16 giugno si avvicina e il futuro dell’ae…

Pubblicato il: 04/06/2015 – 13:53
Aeroporto di Crotone, futuro sempre più a rischio

CROTONE E mentre Ryanair punta sullo scalo crotonese annunciando nuove rotte e festeggiando gli oltre 150mila passeggeri dall’inizio della sua attività, il 16 giugno si avvicina e il futuro dell’aeroporto Sant’Anna resta incerto, o meglio oscuro.
Pare sia questa, insomma, la preoccupazione che in questi giorni non lascia pace e speranza ai vertici della società Sant’Anna Spa. Società fallita poco più di un mese fa, in seguito all’inammissibilità dichiarata dai giudici del Tribunale civile di Crotone per la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla stessa società. Tante le azioni che si sono susseguite subito dopo, dall’esercizio provvisorio fino alla proroga che la stessa Enac aveva confermato fino ad arrivare ad oggi, giorno in cui effettivamente i voli non sono stati fermati ma che forse lo faranno da qui a qualche giorno, il 16 giugno prossimo, per essere precisi.
Il 14 giugno, effettivamente, è il termine ultimo entro cui la curatela fallimentare dovrebbe chiedere la proroga per continuare a volare. Un’ultima speranza che a quanto pare non verrà concessa, visto che il Comune di Crotone non ha alcuna intenzione di versare le royalties dovute, (600mila euro per la precisione, che equivarrebbero a due annualità).
Eppure, proprio ieri, dall’incontro con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che si è svolto a Roma e a cui ha partecipato anche il primo cittadino, Peppino Vallone, accompagnato dal governatore Mario Oliverio, pare siano state date delle buone speranze allo scalo pitagorico.
Infatti, la discussione si è concentrata soprattutto sulla situazione che riguarda il costo del servizio della torre di controllo, ancora a carico della curatela fallimentare.
Dall’incontro, sarebbe emerso che il ministero si attiverà subito per cercare di salvare lo scalo pitagorico. Prima di tutto, il ministero sarebbe pronto ad accollarsi il costo dell’Atc (pari a 1,2 milioni di euro annui), per poi arrivare successivamente a organizzare un tavolo tecnico tra Enav, Enac e Regione Calabria. Incontro che, ovviamente, richiederà del tempo, e che dovrebbe portare l’Enav a sostenere definitivamente i costi della torre di controllo.
Dall’altro lato della medaglia, c’è invece la triste verità: e cioè che lo scalo pitagorico sembra pronto a chiudere. Forse la soluzione auspicata da chi crede che il fallimento della Sant’Anna possa portare alla nascita di una nuova società (da qui a un anno) senza debiti e pronta finalmente a decollare.

 

Maria Dora De Caria

redazione@corrierecal.it

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