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Caso Fincalabra, chieste quattro condanne a un anno

CATANZARO Caso Fincalabra, assunzioni senza requisiti e minacce nei confronti dei dirigenti che si ribellavano. L’accusa nei confronti di otto componenti della società finanziaria regionale, finiti…

Pubblicato il: 04/06/2015 – 17:09
Caso Fincalabra, chieste quattro condanne a un anno

CATANZARO Caso Fincalabra, assunzioni senza requisiti e minacce nei confronti dei dirigenti che si ribellavano. L’accusa nei confronti di otto componenti della società finanziaria regionale, finiti al centro di una bufera giudiziaria nell’aprile 2014, è di abuso d’ufficio. Quattro di loro, Giuseppe Lelio Petronio, Vincenzo Ruberto, Giuseppe Frisini e Antonio Idone, hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato e per ciascuno il pubblico ministero Fabiana Rapino ha chiesto una condanna a un anno di reclusione.

Gli altri quattro indagati seguiranno il rito ordinario e per loro l’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 24 luglio. Tra questi troviamo, in particolare, l’ex presidente di Fincalabra Umberto De Rose, accusato di abuso d’ufficio e minacce dirette a un adirigente della Regione che avrebbe espresso parere contrario per le scelte sul personale a cui affidare gli incarichi. Oltre a De Rose, il 24 luglio verranno giudicati anche tre membri della società in house: Flavio Talarico, Sergio Campone, Leonardo Molinari. Nella stessa data il gup Assunta Maiore dovrebbe emettere anche la sentenza per chi ha scelto l’abbreviato. Il caso Fincalabra è giunto all’attenzione delle magistratura in seguito a un esposto presentato dall’ex consigliere regionale Aurelio Chizzoniti, e vide al centro dello scandalo gli incarichi concessi ad Andrea e Lory Gentile, figli del senatore di Ncd Antonio, persona ritenuta “vicina” a Umberto De Rose soprattutto dopo lo scandalo dell’Oragate e la famosa “telefonata del chingiale” durante la quale De Rose chiedeva all’editore del quotodiano L’Ora della Calabria di non pubblicare la notizia di una indagine della procura di Cosenza a carico del figlio del senatore, Andrea, relativa ad incarici illeciti ricevuti dall’Asp di Cosenza. In seguito, nonostante la volontà di pubblicare comunque l’articolo, il giornale non uscì in edicola a causa di un “guasto” alle rotative della tipografia di Umberto De Rose. Per questo episodio l’ex presidente di Fincalabra verrà processato con l’accusa di violenza privata.La prima udienza è prevista per il 20 ottobre.

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