CATANZARO Se le condizioni concordate durante la riunione di oggi tra tra il procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta, titolare del fascicolo insieme ai magistrati di Castrovillari, i consulenti tecnici d’ufficio della Procura e i vertici tecnici e legali di Anas verranno rigorosamente rispettate, il procuratore confida che «si possa addivenire alla riapertura al traffico della carreggiata Nord entro il prossimo mese di luglio». Secondo Raffaele Mazzotta «è stata una riunione molto proficua nel corso della quale sono state esaminate tutte le varie problematiche e criticità da risolvere al fine della riapertura al traffico della carreggiata Nord».
«L’Anas si è impegnata – continua il procuratore – a depositare, presso questo ufficio di procura entro il giorno 12 prossimo venturo, una relazione tecnica contenente la valutazione della sicurezza ed il progetto dei conseguenti provvedimento necessari alla riapertura la traffico dell’autostrada sulla base di quanto condiviso dai consulenti tecnici d’ufficio e dai tecnici di Anas in termini di merito e di metodo». Per questo motivo, conclude la nota vergata dalla Procura generale, «questo procuratore generale, pertanto, confida che, nel rigoroso rispetto delle condizioni di cui sopra, si possa addivenire alla riapertura al traffico della carreggiata Nord entro il prossimo mese di luglio». Il viadotto Italia, che insiste sui comuni di Laino Borgo e Mormanno, in provincia di Cosenza, è stato chiuso al traffico il due marzo scorso in seguito al crollo della la quinta campata, esattamente quella che interessa il pilone numero 13. L’incidente ha causato la morte di un operaio di 25 anni, Adrian Miholca, di origini romene. Il giovane stava lavorando su di una piccola ruspa e quando la campata è collassata, è precipitato da un’altezza di 80 metri.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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