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Fondazione dell'Arma dei carabinieri, celebrazioni in tutta la Calabria

CATANZARO Il 201esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri è stato celebrato oggi anche in tutti i capoluoghi di provincia della Calabria. A Catanzaro il comandante della Legione…

Pubblicato il: 05/06/2015 – 15:06
Fondazione dell'Arma dei carabinieri, celebrazioni in tutta la Calabria

CATANZARO Il 201esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri è stato celebrato oggi anche in tutti i capoluoghi di provincia della Calabria. A Catanzaro il comandante della Legione, generale Aloisio Mariggiò, ha deposto una corona di fiori a ricordo dei caduti dell’Arma al sacrario della caserma Triggiani, sede del Comando provinciale. Quindi, nella sede del comando Legione Calabria, si è svolta la premiazione di 152 militari del comando provinciale di Catanzaro distintisi in attività di servizio. Mariggiò, rivolgendosi ai militari in servizio ed in congedo e ai loro familiari, ha espresso il suo apprezzamento per i «lusinghieri risultati raggiunti, segno di passione, dedizione e alto senso di responsabilità, di cui sono luminosi testimoni i caduti in servizio e le loro famiglie». Prendendo poi spunto dal messaggio del Presidente della Repubblica alle Forze Armate in occasione della festa del 2 giugno, ha invitato tutti ad un rinnovato impegno per «incarnare con entusiasmo e sempre maggiori coerenza ed esemplarità i valori etici e professionali di cui l’Arma è custode, in modo da dare un contributo decisivo al processo di rinnovamento del Paese».
A Reggio Calabria, il comandante provinciale Lorenzo Falferi ha sottolineato come la cerimonia sia dedicata a tutti i commilitoni caduti nell’adempimento del dovere. «Una cerimonia – ha aggiunto – che vogliamo sobria e contenuta com’è doveroso in questa particolare congiuntura storica». Falferi ha poi ringraziato la magistratura reggina. «L’Arma tutta saprà mantenersi solida al vostro fianco per l’affermazione della legalità e della giustizia» ha detto, rimarcando lo spirito di collaborazione con gli uffici giudiziari. L’ufficiale ha poi definito di «valore assoluto» i risultati ottenuti dall’Arma in provincia di Reggio Calabria.
A Cosenza, alla presenza di autorità politiche, civili e militari, si è svolta una breve cerimonia, presieduta dal comandante provinciale Giuseppe Brancati, durante la quale sono state consegnate le “Ricompense” ai militari maggiormente distintisi nelle attività di servizio. «L’Arma – ha detto Brancati – è una grande famiglia, con tanti appartenenti, tante anime, ma un solo afflato. Siamo tutti impegnati, dal primo all’ultimo dei carabinieri, per il raggiungimento del bene comune».
A Vibo Valentia, il comandante Daniele Scardecchia ha tracciato un breve bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno. «Sono state arrestate – ha detto – oltre 300 persone e denunciate a piede libero ben più di 2000. Sono stati aggrediti i patrimoni illeciti di pericolose cosche di ‘ndrangheta e sottoposti a sequestro e confisca beni per 43 milioni di euro. Interi arsenali fatti di armi e munizioni sono stati rinvenuti così come copiose piantagioni di cannabis e svariate quantità di altre droghe. Numerose sono state le operazioni svolte sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro e la Procura di Vibo. Mi piace ricordare, sul versante antimafia, l’operazione “Insomnia”, che ha annullato l’operatività di una consorteria dedita alle estorsioni ed all’usura, con addentellati nella ‘ndrangheta reggina. Le indagini condotte sotto la direzione della Procura di Vibo si sono indirizzate alla tutela del territorio, della trasparenza nella gestione dei fondi comunitari e regionali, delle fasce deboli, al contrasto dello spaccio di droga ed al traffico di armi. Ricordo, a questo proposito, l’indagine che ha portato luce sulle responsabilità di un disastro ambientale avvenuto nel 2010 con grave pericolo per l’incolumità dei cittadini».
Il comandante provinciale di Crotone, Francesco Iacono, infine, nel suo discorso, ha sottolineato «le difficoltà determinate da un sistema viario esteso e fatiscente che complica spesso il raggiungimento delle numerose contrade e zone isolate; l’esistenza di una criminalità diffusa particolarmente infestante e spesso anticamera ed humus di dinamiche criminali più complesse; l’abitudine all’esercizio arbitrario delle proprie ragioni; la diffusione del fenomeno dell’usura e delle estorsioni; l’estrema, riconosciuta ed atavica pervicacia delle organizzazioni criminali di tipo mafioso operanti in provincia; l’esistenza di un centro di accoglienza che ci vede impegnati unitamente alle altre forze di polizia in continui servizi di ordine pubblico». Iacono ha infine ricordato l’operazione, Kiterion «che ha portato in carcere 160 affiliati alle locali di Cutro ed Isola Capo Rizzuto, situati fra la provincia di Crotone e l’Emilia Romagna».

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