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Mobilità in deroga, incontro Oliverio-Poletti. Sindacati sul piede di guerra

Il presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dall’assessore al Lavoro Carlo Guccione e dal direttore generale del dipartimento regionale “Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politi…

Pubblicato il: 05/06/2015 – 14:57
Mobilità in deroga, incontro Oliverio-Poletti. Sindacati sul piede di guerra

Il presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dall’assessore al Lavoro Carlo Guccione e dal direttore generale del dipartimento regionale “Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali” Antonio De Marco, questa mattina ha incontrato a Roma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Al centro dell’incontro sollecitato dal governatore della Calabria – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta – la vicenda dei lavoratori in stato di mobilità in deroga.
«Dopo aver illustrato la grave situazione economica in cui versano questi lavoratori – si legge nella nota – che non hanno ancora percepito le indennità 2014 e residui del 2013 e che ieri, a seguito di una decisione del direttore generale delle Politiche passive del Ministero del Lavoro, dott. Mansione, di non riconoscimento dell’accordo siglato nel mese di maggio tra la Regione Calabria e i sindacati, che hanno annunciato una forte mobilitazione, il presidente Oliverio ha sottolineato la necessità e l’urgenza che le spettanze arretrate (ammortizzatori sociali) vengano corrisposte al più presto ai lavoratori interessati».
Il ministro Poletti, dal canto suo, dopo aver ascoltato le valutazioni e le preoccupazioni del governatore ha accolto «con grande apertura e disponibilità le sue richieste ed ha assicurato il proprio impegno a dare risposte positive alle esigenze poste».
Al termine dell’incontro è stato costituito un gruppo di lavoro tecnico Regione/Ministero che, entro mercoledì prossimo, dovrà affrontare i problemi procedurali e sciogliere tutti i nodi per corrispondere alla volontà del ministro Poletti a chiudere rapidamente una situazione che non può più trascinarsi oltre. «Va dato atto al ministro Poletti – ha commentato Oliverio – di avere accolto tempestivamente la nostra richiesta di un incontro urgente per valutare le implicazioni assolutamente inaccettabili della messa in discussione, per una parte consistente dei lavoratori, delle spettanze maturate fino al 2014. È necessario rimuovere ogni difficoltà ed ostacolo procedurale per consentire il pagamento delle indennità arretrate ai lavoratori in mobilità in deroga. In tal senso ci siamo mossi sin dall’inizio, interloquendo con il Ministero e attraverso il coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali. Il ministro Poletti ha recepito le nostre preoccupazioni ed ha espresso piena disponibilità ad affrontare positivamente questa problematica che interessa circa 29mila lavoratori. Ora – ha concluso Oliverio – bisogna mettere in atto tutte le misure conseguenti per rendere operativa questa volontà».

 

SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA
Intanto, però, i sindacati restano sul piede di guerra. «Il blocco dei pagamenti degli ammortizzatori in deroga da parte del Ministero – si legge in una nota congiunta delle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil – rischia di far esplodere una situazione di fortissima tensione sociale acuendo il dramma di migliaia di lavoratori che da mesi e mesi aspettano quanto dovuto. Dopo il pagamento della mensilità di gennaio 2014 tutto si è inspiegabilmente bloccato; infatti, nonostante la disponibilità di ben 55 milioni, i lavoratori dovranno ancora attendere non si sa ancora per quanto tempo.
La nota inviata ieri dal Ministero del Lavoro – proseguono i tre sindacati – contempla alcune restrizioni retroattive che impediranno il percepimento della mobilità in deroga a migliaia e migliaia di lavoratori. Mentre c’è chi quasi plaude a queste scelte scellerate, Cgil-Cisl-Uil Calabria esprimono la più ferma condanna di scelte incomprensibili fatte sulla pelle dei lavoratori».
«Nello stesso tempo, vengono bloccate le istanze di mobilità 2013 non decretate per ritardi non certo imputabili ai lavoratori che ne avevano diritto e che produrranno la crescita di un contenzioso già in atto e che ora esploderà con ulteriori aggravi di costi. Il Ministero nega, così, le prestazioni di sostegno 2014 a decine e decine di migliaia di lavoratori che, già privi di ogni fonte di reddito, si vedono ora esclusi da ogni forma di protezione sociale. È evidente – concludono Cgil, Cisl e Uil – che da subito intensificheremo le iniziative di mobilitazione già in atto sui territori, con presidi presso le Prefetture, fino alla manifestazione regionale che si svolgerà a Lamezia Terme (zona aeroporto) mercoledì 10 Giugno alle ore 9,30, per esigere risposte certe per i lavoratori calabresi da parte di un governo che ancora una volta sceglie di penalizzare una Regione nei fatti sempre più abbandonata ad un destino di desertificazione produttiva e ad un isolamento non solo fisico. Al governo regionale chiediamo di aprire subito il cantiere del Piano per il lavoro e l’occupazione che, integrando risorse comunitarie e regionali, realizzi un sistema di vere politiche attive finalizzate al reinserimento occupazionale, perché la Calabria, dopo le tante evanescenti promesse del governo, deve trovare la forza di rialzare la testa».

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