CATANZARO Operazione integrazione partita. Ieri Massimo Scura, commissario ad acta per il Piano di rientro sanitario in Calabria, ha dato il via al tavolo paritetico – composto da 12 figure egualmente divise – tra Regione Calabria e Università “Magna Graecia” di Catanzaro. L’obiettivo è quello di trovare, preferibilmente in tempi brevi, le migliori modalità affinché si possano integrare in un unico corpo, l’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e l’azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini”.
Una questione particolarmente delicata ma su cui Scura e la Regione insistono perché solo attraverso l’accorpamento funzionale e la riorganizzazione dei servizi, si potrà pensare a come risolvere il delicato tema del nuovo ospedale di Catanzaro.
Nel primo incontro che ha avuto luogo ieri, secondo un comunicato stampa dell’ufficio del commissario, si sono gettate le basi per la nuova azienda, quella che lo stesso Scura vorrebbe chiamare “Azienda ospedaliera universitaria della Calabria”, definendone la “mission”, vale a dire la finalità cui il nuovo ente dovrà tendere e cioè «essere un soggetto sanitario a valenza regionale e nazionale».
Due i primi cantieri di lavoro su cui la discussione si concentrerà in queste prime battute: l’area oncologica, che avrà il compito di fondere l’esperienza dell’ospedale “Ciaccio” e riprendere il cammino interrotto della Fondazione “Campanella”, e l’area materno-infantile, indicata da Scura come una punta di eccellenza per il “Pugliese” e su cui insiste la convenzione con il “Bambino Gesù” di Roma.
Accanto ai temi sanitari – e da qui l’esigenza di allargare il tavolo ai tecnici provenienti da entrambi gli enti -, è stato individuato un primo percorso giuridico-amministrativo con cui si punta ad arrivare alla predisposizione del protocollo d’intesa tra Regione e Università, aggiornando quello attuale alla luce del piano di integrazione che nascerà.
La strada è ancora all’inizio e c’è tanto lavoro da fare: le parti si rivedranno dunque il prossimo 23 giugno per proseguire il cammino.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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