Riceviamo e pubblichiamo:
Nel processo Telesis sono stata ascoltata come testimone puro, e sebbene abbia confermato delle dichiarazioni precedenti, io disconoscevo allora come tutt’ora una gestione del clan Bruni del locale. Ho precisato che c’erano state 3 o 4 occasioni in cui mi vennero proposte soluzioni a mo’ di consiglio. Capisco che la chiave di lettura di chi ascolta la vicenda potrebbe essere differente, ma ho rimarcato che la gestione interna del locale era solo mia. Se è accaduto qualcosa che io non so all’interno dello stesso locale e che fa presupporre che due carabinieri erano in affari con il clan Bruni, questo ripeto – come ho sostenuto in aula – non lo so e non sta a me scoprirlo. Esiste infatti un processo in atto, io posso solo ribadire che se ci fosse stata una gestione da parte del Bruni non sarei stata di certo sfrattata e la società che gestiva la discoteca non sarebbe stata dichiarata fallita. Dev’essere chiaro che disconosco ogni gestione del clan Bruni e ribadisco di non aver ottenuto guadagni sottobanco. Nel processo Telesis io non sono neppure rappresentata da un legale: ho subìto danni e sono estranea alla vicenda processuale.
Erika Grillo
Nell’articolo è stato riportato quanto emerso in udienza. Nessuna intenzione di desumere posizioni diverse proprio perche’ consapevoli della delicatezza del processo. Cio’ che viene detto in una pubblica udienza è di fatto pubblico. (mi. mo.)
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