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I giovani e la forza delle idee

Il cervello è giusto che riposi. Certo. Ma il tempo necessario per ricaricarsi. Perché se riposa sempre non produce alcunché. Se non riposa mai, fonde. Ed ecco che, durante il tempo libero dallo st…

Pubblicato il: 07/06/2015 – 11:21

Il cervello è giusto che riposi. Certo. Ma il tempo necessario per ricaricarsi. Perché se riposa sempre non produce alcunché. Se non riposa mai, fonde. Ed ecco che, durante il tempo libero dallo studio e dal divertimento, c’è chi si ingegna a farlo girare al massimo, per dimostrare a se stessi e agli altri che si è in grado di “tirar fuori” qualcosa di ingegnoso e, di conseguenza, produttivo. Di questi tempi, scuole e ragazzi si sono voluti adoperare ed ingegnare per tirare fuori idee di sviluppo aziendale, con conseguente sbocco lavorativo,ovviamente. Ed allora ecco dal cilindro dei ragazzi sono venute fuori applicazioni per telefonini , apparecchi elettronici all’avanguardia, idee che – se conosciute al Nord, in Europa od in America, farebbero la fortuna degli autori e degli imprenditori. Come quella ragazza che ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza e vorrebbe a tutti i costi fare il magistrato. I posti,però, rispetto alle domande sono pochi e… campa cavallo che l’erba cresce. Ma non erano e sono pochi i magistrati di cui il Paese ha bisogno? E’ impossibile aumentare il numero dei posti a concorso per dare una chance in più a chi non cerca “un posto”, ma quel posto, dopo aver conseguito la laurea con 110 e lode? Se avesse scelto di fare l’avvocato avrebbe fischiato alla luna, il professore non ne parliamo-tra graduatorie e concorsi- il medico avrebbe comportato la fila dietro la porta di un politico.
Unindustria Cosenza, con a Ubi Banca Carime ha avuto l’idea brillante di far misurare i ragazzi calabresi con un progetto “la tua idea vincente”. Molti partecipanti, tutti di livello. Quella che ha riscosso unanimi apprezzamenti è stata presentata dal liceo scientifico Ipsia di Amantea. Gli studenti del Tirreno cosentino hanno proposto un sensore portale che permette di rilevare i componenti di ogni elemento, che possono essere immediatamente visualizzati sul cellulare. E subito si comprende se si tratta di un elemento di cattiva qualità, totalmente o parzialmente. O se si tratta di elementi nocivi ai portatori qualche deficit alimentare. L’esempio fatto è stato quello della celiachia, alla quale si può essere allergici o intolleranti. La scuola di Amantea si è classificata sedicesima, tra le centinaia di progetti presentati da tutta Italia. Il secondo progetto calabrese vincente- a parte il primo chiamato Pril- è stato chiamato “Earing for life”. Si tratta di un orecchino che al semplice tocco, nel caso di una ragazza che si vorrebbe violentare ( simili casi da qualche anno, sono in forte aumento) invia un messaggio alla polizia, ai genitori e ad altri numeri prescelti, fornendo l’esatta posizione del tentativo di violenza. Naturalmente, alla cerimonia di presentazione del frutto dell’ingegno dei ragazzi, era presente il vertice della Confindustria col presidente Natale Mazzuca, il direttore Sarino Branda, il presidente dei giovani imprenditori Marella Burza, la responsabile del progetto Monica Perri, il direttore della Banca Raffaele Avantaggiato, docenti, imprenditori,famiglie. Solo due di idee innovative? No. Vista la penuria di lavoro i ragazzi si sono impegnati al massimo. Gli studenti del Liceo Scorza hanno presentato un progetto per quanti avessero bisogno di elettricisti,idraulici,falegnami, notai. Quegli artigiani che arrivi a conoscere domandano al vicino di casa o ad un conoscente. Con l’idea dei ragazzi dello Scorza “Service in un click” si entra subito in possesso di una piattaforma che è possibile consultare immediatamente su Internet ed è in grado di risolvere, appunto con un click, le idee di ogni cittadino. E poi? C’è stato dell’altro, naturalmente. L’istituto Mancini, col progetto “Gs Gnam” ha proposto un’applicazione che ti consente di provare ed eventualmente comprare tutti i prodotti tipici della zona in cui ci si trova in quel giorno. Il professionale San Francesco di Paola, ha proposto “la Cambusa”, che è una sorta di ristorante sula mare. Ti tuffi,guardi il pesce preferito,lo scegli e lo fai cucinare. Ottimo!
Si è trattato di veri e propri progetti di impresa che hanno dimostrato la capacità e la creatività dei nostri ragazzi che devono pur ingegnarsi qualcosa per vivere, visto il periodo di magra. C’è da augurare loro, la fortuna indispensabile perche possano aver successo. Il Sole 24 ore ha dedicato loro un’attenzione di tutto rispetto, riconoscendo la bontà dei lavori e la capacità dei giovani calabresi, i quali, non tutti, corrono alla ricerca di una scrivania.

*giornalista

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