Sparatoria a Cosenza, sentito il proprietario dell'auto tamponata

COSENZA Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza, guidati dal tenente colonnello Vincenzo Franzese, sulla sparatoria di sabato sera in pieno centro cittadino. I militari hanno dei sospetti su una persona che potrebbe essere il presunto responsabile. Ma su questo vige uno stretto riserbo: nei confronti di questa persona al momento ci sono solo sospetti e non è stato preso alcun provvedimento. Gli inquirenti – le indagini sono coordinate dal pm Antonio Cestone – stanno cercando di ricostruire quanto accaduto. Infatti, nella tarda serata di sabato sera, una banale lite ha rischiato di trasformarsi in tragedia quando, in pieno centro a Cosenza, un uomo ha sparato 12 colpi di pistola contro un’auto Hyundai. Secondo una prima ricostruzione, una vettura, con a bordo due donne tunisine e due bambine, facendo manovra ha urtato un’auto ferma. Ne è nata una discussione tra il proprietario (che sarebbe stato allertato da un’altra persona) e le donne, scese dal mezzo con le piccole. Improvvisamente è arrivato un altro uomo che ha sparato dodici colpi di pistola calibro 9×21 contro l’auto vuota fuggendo poi su uno scooter.
La sparatoria è avvenuta in via Caloprese, nel centro della città, una zona sempre affollata in particolare il sabato sera. Le due tunisine e le bambine erano sotto choc, ma fortunatamente illese. I carabinieri hanno avviato subito le indagini e hanno ascoltato testimoni e persone vicine ai protagonisti della lite.

SENTITO ANCHE PROPRIETARIO AUTO
Gli uomini del comandante Franzese hanno ascoltato anche il proprietario dell’automobile coinvolta nel tamponamento. L’uomo, giunto in caserma, ha riferito la sua versione dei fatti. Subito dopo l’urto sarebbe stato allertato da una persona e giunto sul posto avrebbe iniziato a discutere animatamente con le tunisine. Un alterco improvvisamente interrotto dall’arrivo di una persona sullo scooter che ha cominciato a sparare. A quel punto, lui – ha detto agli inquirenti – ha avuto molta paura ed è scappato. L’uomo ha precisato di non conoscere assolutamente la persona che era a bordo dello scooter. Una versione che non convincerebbe molto gli inquirenti, che stanno procedendo con tutte le verifiche del caso. Sulle indagini, comunque, vige uno stretto riserbo.

Mirella Molinaro
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