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Cardiochirurgia a Reggio, Scura si difende: «Non è ridimensionamento»

REGGIO CALABRIA Massimo Scura resta in posizione di guardia e difende le sue scelte. Al termine della sua vista alla direzione generale dell’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggi…

Pubblicato il: 09/06/2015 – 14:00
Cardiochirurgia a Reggio, Scura si difende: «Non è ridimensionamento»

REGGIO CALABRIA Massimo Scura resta in posizione di guardia e difende le sue scelte. Al termine della sua vista alla direzione generale dell’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio, il commissario per l’attuazione del piano di rientro in Sanità nega che l’intesa tra l’università Magna Graecia e gli ospedali Riuniti ponga fine al sogno di una vera cardiochirurgia per la città dello Stretto. «Non è un ridimensionamento» dice Scura che però ribadisce: «Non ci possono essere tre cardiochirugie in Calabria».

«Il punto – spiega il commissario – è che in questa regione ne abbiamo una; poi un’altra parte serve all’università per la sua didattica e per la sua ricerca ma sul piano assistenziale è solo parziale, tanto è vero che arriva solo a 250/270 interventi sui bypass e sulle valvole. Noi dobbiamo recuperare una buona parte della mobilità passiva che riguarda circa 700/750 interventi su bypass e su valvole, e pensiamo di farlo con una nuova equipe a Reggio Calabria».

In questo quadro Scura valuta in maniera «estremamente positiva» il patto che ha stretto con il rettore dell’ateneo del capoluogo, Aldo Quattrone. Un accordo promosso perché «significa avere a Reggio Calabria un polo universitario dove ci sarà un primo operatore diverso da quello di Catanzaro; un’equipe nuova e comunque integrata con quella dell’università in grado di appoggiarsi, ovviamente, ad una struttura estremamente qualificata come quella dei Riuniti. Per quanto  riguarda l’emodinamica, le altre branche specialistiche e tutto il personale medico e infermieristico ci sarà il supporto dell’attuale ospedale».

Il commissario per la sanità risponde anche alla presa di posizione della deputata Dalila Nesci (M5S) che aveva criticato la decisione sulla cardiochirurgia a Reggio, che a suo avviso eccedeva i compiti istituzionali di Scura: «Voglio rassicurare l’onorevole Nesci circa presunti sconfinamenti delle mie competenze. Fra i miei sedici obiettivi c’è quello di realizzare la rete ospedaliera della Calabria. La cardiochirurgia reggina rientra pienamente in questo quadro. Dunque stia tranquilla l’onorevole Nesci, anzi le voglio dire che se vuole venirmi a trovare sarò ben lieto di incontrarla».

Sul caso Cardiochirurgia, ha preso posizione anche il commissario del Riuniti, Frank Benedetto, che oltre a ribadire «le proprie esclusive competenze, prerogative e responsabilità relative a modi, tempi e scelte per l’attivazione della Cardiochirurgia», ha assicurato che valuterà la proposta di Scura «nell’ambito di tutte le altre al momento in esame per adottare una soluzione rispettosa degli interessi dei calabresi basata su criteri di efficienza, efficacia ed economicità».

Luigi De Angelis

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