VIBO VALENTIA A oltre una settimana dal voto, e in attesa della proclamazione ufficiale che dovrebbe avvenire a breve, la commissione elettorale circoscrizionale di Vibo ha concluso la verifica delle preferenze espresse nei 36 seggi allestiti in città lo scorso 31 maggio. Con i dati definitivi, che stanno per diventare ufficiali con la proclamazione in Tribunale, si può quindi delineare la composizione del nuovo consiglio comunale vibonese che, fatta eccezione per qualche possibile piccola variazione nell’assegnazione dei seggi, ricalca sostanzialmente l’ipotesi che era maturata nelle ore successive alla vittoria del neosindaco Elio Costa.
Alla maggioranza, i cui gruppi dovrebbero mantenere, almeno nella fase iniziale, una connotazione civica, andranno 20 seggi: 5 spettano alla lista “La città che vorrei” (Giuseppe Policaro, 279 preferenze; Raimondo Bellantoni, 242; Giuseppe Muratore, 203; Elisa Fatelli, 165; Maria Rosaria La Grotta, 150); 4 per “Vibo unica” (Stefano Luciano, 442; Angelo Palamara, 173; Lorenza Scrugli, 178; Francesco Tedesco, 185); 4 per “Liberali per Vibo” (Lorenzo Lombardo, 349; Filippo Lo Schiavo, 249; Claudia Sarlo, 243; Giuseppina Colloca, 233); 3 per “Liberamente insieme” (Carmela Valia, 188; Rosanna De Lorenzo, 172; Laura Pugliese, 131); 2 per “Vibo Valentia popolare” (Vincenzo De Filippis, 204; Gregorio Polistina, 141); 2 per “Alleanza per Vibo” (Alfredo Lo Bianco, 265; Domenico Console, 212).
Saranno 12, invece, i seggi occupati dai consiglieri d’opposizione, due dei quali saranno i candidati a sindaci Antonio Lo Schiavo e Cesare Pasqua. I restanti seggi saranno così distribuiti: 4 per il Pd (Giuseppe Cutrullà, 307; Stefania Ursida, 397; Giovanni Russo, 222; Maria Fiorillo, 218); 4 per “Lo Schiavo sindaco” (Loredana Pilegi, 272; Antonio Roschetti, 203; Sabatino Falduto, 222; Pasquale Contartese, 196); 2 per la lista “Democratici” (Rosario Tomaino, 136; Antonia Massaria, 161). Rispetto alla prima ipotesi, non risultano eletti Ivan Servelli e Giancarlo Giannini mentre entrano in consiglio al loro posto Laura Pugliese e Rosario Tomaino.
Dei 32 consiglieri comunali, sono solo 7 quelli uscenti che sono stati riconfermati, mentre 12 sono le donne elette. Molti volti nuovi alla prima esperienza, dunque. E se nel centrodestra che sostiene Costa, tra gli eletti riconducibili a Forza Italia – della coalizione facevano parte, sotto simboli civici, anche Ncd e Udc – sembra avere un certo peso politico il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, dalle parti dell’opposizione, oltre alla probabile rinuncia di Pasqua a favore dell’ez assessore Antonio Schiavello, sembra essere tutto da chiarire il rapporto tra Lo Schiavo – che mantiene in vita il movimento che porta il suo nome – e il principale partito che lo ha sostenuto, il Pd.
s. pel.
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