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CALCIO SPORCO | Ecco le partite calabresi nel mirino

CATANZARO Le partite finite nel mirino degli inquirenti nella nuova tornata dell’indagine Dirty Soccer sono Scalea-Castrovilari e Palmese-Paolana, squadre impegnate nel campionato di Eccellenza. Pe…

Pubblicato il: 11/06/2015 – 10:16
CALCIO SPORCO | Ecco le partite calabresi nel mirino

CATANZARO Le partite finite nel mirino degli inquirenti nella nuova tornata dell’indagine Dirty Soccer sono Scalea-Castrovilari e Palmese-Paolana, squadre impegnate nel campionato di Eccellenza. Per queste due gare sono indagati Pietro Iannazzo, ritenuto esponente di spicco dell’omonima cosca operante a Lamezia Terme e consulente di mercato del Neapolis, Riccardo Petrucci, allenatore del Sambiase, formazione lametina che milita nello stesso campionato, Salvatore Maurizio Calidonna, direttore sportivo della stessa societa’, Antonio Mazzei, team manager della Paolana, Francesco Piemontese, giocatore della Palmese e Alessio Galatucci, calciatore del Castrovillari. Secondo l’accusa, le gare dovevano essere truccate poer consentire al Sambiase di evitare la retrocessione e rimanere nel campionato di Eccellenza. L’incontro Paolana-Palmese, secondo gli investigatori, doveva terminare con un pareggio, ma alla fine la Palmese ha vinto 4-3 per la decisione del presidente e dell’allenatore della squadra di non rispettare i patti. Il secondo incontro, invece, doveva essere vinto dallo Scalea che effettivamente si e’ imposto 3-0.In questo caso non sono le scommesse l’oggetto delle combine ma il desiderio da parte dei dirigenti del Sambiase (squadra di Lamezia Terme) di favorire la squadra all’interno del campionato di Eccellenza. Vi sono anche dirigenti del Sambiase, infatti, tra i nuovi indagati raggiunti dallo scandalo sul calcio scommesse.
«Il gip – ha commentato il procuratore capo, Vincenzo Antonio Lombardo – ha messo un punto fermo sulle complessive investigazioni che sono state fatte. Abbiamo la conferma del giudice competente rispetto alla procura di Catanzaro che i sodalizi criminali rilevati dalle indagini hanno dignità di gravità indiziaria. Il gip – ha aggiunto Lombardo – ha ridotto i nuclei associativi come rilevati in procura ma ha riconosciuto l’esistenza dei due gruppi criminali e le frodi sportive. Confermata la bontà del lavoro svolto. Per quanto riguarda l’aggravante dell’articolo sette – quella relativa alla modalità mafiosa, ndr – non è stata riconosciuta dal gip per mancanza di elementi».
«Siamo nauseati da quello che abbiamo intercettato – ha detto il capo della Squadra mobile di Catanzaro Rodolfo Ruperti –, non c’è stata telefonata in cui non si parlasse di partite alterate. Naturalmente l’attività investigativa non è ancora conclusa. Si sono interrotte le misure cautelari perché sono chiusi ormai i campionati e questo non comporta il pericolo di inquinamento di ulteriori incontri». Per quanto riguarda le persone che sono state scarcerate, tra loro, ha detto Ruperti, ci sono coloro che avevano posizioni minori nelle combine e che hanno mostrato una certa collaborazione con le indagini.

Alessia Truzzolillo
redazione@corrierecal.it