Cosenza, Campanella: l'Asp rifiuta di immettermi in servizio

COSENZA «L’Asp di Cosenza rifiuta di immettermi in servizio dopo sette anni di richieste, incontri, sentenze vinte e conciliazioni, nonostante il ministro Lorenzin abbia risposto a un’interrogazione affermando che ho pieno diritto alla immissione nel lavoro». È quanto afferma, in una nota, il giornalista Mario Campanella che sottolinea come «nel maggio del 2008 ho chiesto all’Asp di essere stabilizzato, dopo l’entrata in vigore delle leggi 296/06 e 244/07. L’Asp – ricorda – dopo una serie di incontri, prima si disse disponibile alla stabilizzazione e poi rispose che io avrei dovuto dimostrare la subordinazione per essere immesso in servizio. L’Inpgi effettuò una ispezione, confermata dal nucleo provinciale dei carabinieri dell’ufficio del lavoro, che palesò la subordinazione. Si arrivò al contenzioso – prosegue Campanella- con la sentenza di un anno fa del tribunale del lavoro di Roma che riconosceva la mia subordinazione e condannava l’Asp al pagamento dei contributi previdenziali». «Ad ottobre del 2014 – continua il giornalista – siglammo una conciliazione con la direzione generale dell’azienda sanitaria, confermata dinanzi al giudice del lavoro il 2 dicembre. Con questa conciliazione si chiudeva il nostro contenzioso l’Asp riconosceva la subordinazione, il mio diritto alla stabilizzazione non appena si fosse sbloccato il turnover amministrativo e io rinunciavo a qualsiasi pretesa di ogni genere. La pretesa era la differenza retributiva quantificata in dieci anni in circa 100mila euro e non certo la rinuncia all’immissione in servizio , che è tassativa per quanti sono in possesso dei requisiti di cui alle leggi summenzionate». Secondo Campanella, «il 4 marzo scorso ho chiesto la immissione in servizio ma da allora non ho ricevuto alcuna risposta formale». Da qui la richiesta del giornalista al segretario regionale di Fnsi Carlo Parisi e Giuseppe Soluri «di prendere posizione».