LAMEZIA TERME Il cardinale Francesco Monterisi, arciprete emerito della basilica papale di San Paolo fuori le Mura, ha voluto fare una deviazione alla sua visita ufficiale in Calabria. Invitato per presiedere alla celebrazione dei Vespri ad Amantea, per la festa di Sant’Antonio, il cardinale ha approfittato della circostanza e ha espresso il desiderio di visitare gli antichi ruderi dell’abbazia di Corazzo, nella Presila catanzarese. L’abbazia, di recente, è risorta a nuova vita grazie all’impegno dei volontari del progetto Gedeone, animato da Antonio Mangiafave e patrocinato dal Comune di Carlopoli. Grazie a una massiccia raccolta firme, questi antichi ruderi sono stati tra i più votati in Calabria per i Luoghi del Cuore del Fai. Inoltre i turisti sono ritornati a vistare Santa Maria di Corazzo grazie alle guide turistice organizzata proprio dal progetto Gedeone in cui è possibile ascoltare la storia dell’abbazia che si incrocia con quella dell’abate Gioacchino da Fiore che qui scrisse le sue opere principali, aiutato dagli scriba Nicola e Giovanni. Il cardinale Monterisi, accompagnato dall’abate di san Giovanni in Fiore, don Germano Anastasio, è stato scortato tra i ruderi dall’animatore di Gedeone nelle solite vesti del monaco cistercense fra’ Guida. Il professore Francesco Cosco, esperto di storia medievale, ha dato il via alla visita con un’introduzione di tipo storico sul territorio in cui è nata Corazzo. Ad accogliere il cardinale erano presenti anche il sindaco di Carlopoli, Mario Talarico, e i volontari del progetto Gedeone che hanno consegnato a Sua Eminenza una lettera destinata a papa Francesco, un invito a visitare la bellissima abbazia calabrese che grande legame ebbe col “calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato”.
x
x