CITTANOVA Sotto sequestro l’impianto di scarico dello stabilimento “Stocco&Stocco”, di proprietà del vicepresidente del consiglio regionale calabrese, Francesco D’Agostino. I carabinieri del Noe hanno notificato il provvedimento relativo a una parte del capannone industriale di Cittanova, dove viene prodotto l’ormai famoso stoccafisso calabrese, dopo un controllo per la prevenzione di reati contro l’ambiente. All’origine del sequestro, la mancanza di un documento per lo scarico delle acque. Si tratta di un atto che, in base alla normativa, deve essere rinnovato ogni quattro anni.
Quello in possesso della Stocco&Stocco, invece, risale al 2002 ed è dunque scaduto nel 2006. Nonostante il sequestro dell’impianto di scarico, la
fabbrica di D’Agostino è regolarmente aperta e i dipendenti stanno continuando a lavorare anche perché è già stata rilasciata dal Comune di Cittanova un’autorizzazione provvisoria che nei prossimi giorni, assicurano fonti interne all’azienda, dovrebbe essere sostituita dal documento
rinnovato fino al 2019. La Stocco&Stocco potrà così continuare normalmente la sua attività, anche perché l’impianto è rigorosamente a norma.
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