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Ospedale San Giovanni in Fiore, Belcastro: «Garantire il diritto alla salute»

SAN GIOVANNI IN FIORE Il sindaco di San Giovanni in Fiore si appella al diritto costituzionale alla salute per chiedere un futuro diverso per l’ospedale della sua città al commissario Massimo …

Pubblicato il: 15/06/2015 – 9:00
Ospedale San Giovanni in Fiore, Belcastro: «Garantire il diritto alla salute»

SAN GIOVANNI IN FIORE Il sindaco di San Giovanni in Fiore si appella al diritto costituzionale alla salute per chiedere un futuro diverso per l’ospedale della sua città al commissario Massimo Scura. «Il Piano di rientro sanitario varato dell’allora commissario ad acta della sanità calabrese, Giuseppe Scopelliti, ha ridimensionato l’ospedale di San Giovanni in Fiore a “ospedale di montagna”. Tale provvedimento ha, di fatto, ridotto il nostro nosocomio a semplice poliambulatorio», spiega il neo eletto Giuseppe Belcastro.

«La struttura – continua –, che nel corso della sua trentennale attività, ha fornito, a una popolazione di montagna come la nostra, situata a oltre mille metri di altitudine, che dista oltre 60 km da Cosenza e da Crotone, un servizio sanitario importante. Molteplici sono stati i servizi forniti, tante le patologie, anche importanti, curate nella struttura silana. Oggi, alla luce di quel piano sanitario, la nostra popolazione è costretta, nuovamente, a una emigrazione sanitaria anche per piccolissime patologie. Questa situazione non è più sostenibile. Dopo le tante iniziative di lotta, la Regione aveva preso impegni relativamente a una revisione del provvedimento. Ad oggi, a distanza di quattro anni, il nostro ospedale è ancora solo e soltanto un ambulatorio».
«Con la presente – insiste Belcastro – chiediamo che il diritto costituzionalmente garantito, di una sanità che preveda i livelli minimi di assistenza, abbia la sua dignità giuridica anche a San Giovanni In Fiore. Infatti, non è possibile che il nostro ospedale abbia come riferimento quello di Castrovillari e la sanità del territorio debba dipendere da Rossano, entrambi a oltre 130 km di distanza. Si capisce bene che questa situazione non può continuare. La nostra comunità merita di essere tenuta in debita considerazione. Non è più possibile vedere i nostri concittadini trasferiti in ospedali distanti centinaia di chilometri quando potrebbero essere tranquillamente curati nella nostra struttura».
Nel corso di un recente incontro, svoltosi presso la presidenza della giunta regionale, «si era concordato conclude il sindaco di San Giovanni in Fiore – che per il nostro nosocomio ci sarebbe stata una nuova pianificazione di cui al momento, nulla si sa! La situazione del nostro ospedale, giorno dopo giorno, subisce la scure di provvedimenti che ne mettono in serio pericolo la stessa funzionalità. Al fine di evitare che la situazione diventi irreversibile, con la presente, la invito a visitare la nostra struttura per avviare un piano di rilancio che i sangiovannesi ormai si aspettano da anni».

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