LAMEZIA TERME Ieri l’investitura popolare, oggi quella giuridica sancita dalla fascia tricolore. Paolo Mascaro la indossa, e certifica così l’inizio di una nuova avventura politica. Oggi, come ha sottolineato lo stesso Gianni Speranza, dopo più di 20 anni è avvenuto il passaggio di consegne tra due sindaci eletti e non tra un primo cittadino e un commissario prefettizio. Mascaro si ritrova quindi a dover governare una città che negli ultimi due lustri è stata, nel bene e nel male, sottoposta a un sistema di potere democratico. Non è un particolare di poco conto, se si considerano gli scioglimenti per mafia subiti dalla terza città calabrese.
Il sindaco è stato proclamato nel Tribunale di Lamezia. Un appuntamento formale a cui è seguita la staffetta con Speranza, nella sala Napolitano del municipio. «Essere sindaco è un sogno che si realizza», esordisce Mascaro.
«Oggi – dice l’ormai ex sindaco Speranza – inizia una nuova amministrazione per la città, domani, con il rapporto di inizio mandato, si procederà con la verifica straordinaria di cassa, dove tutto sarà scritto con chiarezza».
Prima della proclamazione in tribunale Mascaro, in mattinata, ha visitato i locali dei servizi sociali (corso Numistrano) e la biblioteca comunale, «uno simbolo di sofferenza sociale, l’altro di cultura. I miei sforzi saranno concentrati sopratutto lì», perché «bisogna tendere la mano alla città».
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