REGGIO CALABRIA Questa volta sono 544, trasportati a Reggio Calabria da una nave della marina militare tedesca. La Schleswig-Holstein è entrata in porto poco più tardi delle 20, con a bordo 335 uomini, 148 donne di cui 4 in avanzato stato di gravidanza e 61 minori, tutti di nazionalità palestinese, siriana, eritrea e nigeriana.
Le operazioni di sbarco, che hanno subìto un forte rallentamento a causa del difficile coordinamento tra le autorità italiane e tedesche, sono iniziate poco dopo le 23. I primi a scendere sono stati i malati più gravi, tra cui un uomo con un braccio rotto, un giovane non vedente e dieci migranti che presentavano problemi respiratori forse per aver inalato esalazioni provenienti dal motore dello scafo. A terra, la polizia municipale, la polizia provinciale e i carabinieri hanno coordinato lo sbarco, mentre il personale medico del ministero della Salute, il 118 degli Ospedali Riuniti, i volontari della Croce Rossa e il Coordinamento Ecclesiastico Diocesano hanno dato la prima accoglienza sanitaria e umanitaria ai tanti, tantissimi, che hanno toccato terra dopo giorni e giorni di navigazione.
Terminate le procedure per la prima assistenza medica, la polizia municipale ha proceduto all’arresto di alcune persone sospettate di essere gli scafisti della nave soccorsa dalla marina militare tedesca. Una volta terminato lo sbarco, cinque pullman trasporteranno quasi tutti i migranti fuori dalla Calabria. Resteranno qui soltanto cento persone, divise tra Cosenza (36), Catanzaro (18), Crotone (10), Vibo Valentia (8) e Reggio Calabria (28). In Lombardia e Veneto ne verranno trasferiti rispettivamente 150, in Campania 100 (tra Benevento e Avellino) e 50 in Puglia tra Bari e Foggia.
Benedetta Malara
redazione@corrierecal.it
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