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Calcio sporco, sentiti alcuni indagati

CATANZARO Si è avvalso della facoltà di non rispondere, contestando ogni addebito e chiamandosi fuori da qualsiasi forma di combine, Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del …

Pubblicato il: 17/06/2015 – 15:58
Calcio sporco, sentiti alcuni indagati

CATANZARO Si è avvalso della facoltà di non rispondere, contestando ogni addebito e chiamandosi fuori da qualsiasi forma di combine, Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Teramo accusato, nell’ambito dell’inchiesta “Dirty soccer”, di avere partecipato alla frode sportiva sulla partita Savona-Teramo, disputata il 2 maggio scorso che avrebbe portato il Teramo alla promozione in serie B con una giornata d’anticipo sulla fine del campionato di Lega Pro girone B. Il suo legale, Libera D’Amelio ha affermato che inoltrerà al più presto una richiesta di accesso agli atti alla Dda di Catanzaro per avere visione di quelle che sono le fonti di prova a sostegno del capo di imputazione di Di Giuseppe. «Poi procederò a fare richiesta di interrogatorio per avere un quadro quantomeno completo di questa vicenda», ha affermato il legale. 

 

marcello di giuseppe con lavvocato

Negli uffici della squadra mobile di Catanzaro oggi sono stati ascoltati i protagonisti, secondo l’accusa, di quella che viene considerata una delle combine più eclatanti del caso calcioscommesse, che vede, a oggi, 81 indagati tra giocatori, dirigenti e tecnici di squadre di Lega Pro, serie D ed Eccelenza. Oltre a Di Giuseppe, gli inquirenti hanno ascoltato anche Marco Barghiggiani, 52 anni, direttore sportivo del Savona, e Davide Matteini, 33 anni, giocatore del San Paolo Padova, ex del Savona. Il primo – sul quale pende l’accusa di avere accettato la cambine dal valore di 30mila euro – oggi, assistito dall’avvocato Paolo Gallinelli, ha chiarito la sua posizione respingendo ogni accusa. Matteini ha affermato di essere sereno. Il giocatore, consigliato dall’avvocato Pietro Gigliotti, ha reso agli inquirenti dichiarazioni spontanee e alla stampa ha detto: «Chi non ha fatto male non deve temere», e che i giocatori del Savona con cui è accusato di avere influito per la combine sono solo «i suoi ex compagni di squadra con i quali aveva contatti frequenti». Venerdì prossimo verrà sentito il presidente del Teramo Luciano Campitelli, 59 anni.
 
Alessia Truzzolillo
redazione@corrierecal.it
 
 
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