CATANZARO La Procura della Repubblica di Catanzaro torna a dare battaglia sul caso Sarlo. Il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni ha depositato il ricorso contro l’assoluzione di Giuseppe Scopelliti, ex presidente della Regione, e Domenico Tallini, ex assessore regionale al Personale, assolti lo scorso febbraio, in primo grado, dall’accusa di abuso d’ufficio in seguito alla nomina di Alessandra Sarlo a dirigente del dipartimento Controlli della Regione. Il magistrato aveva chiesto la condanna dei due politici a un anno e otto mesi e l’interdizione dai pubblici uffici ma il Tribunale di Catanzaro aveva assolto gli imputati “perché il fatto non sussiste”. Secondo l’accusa, la nomina di Alessandra Sarlo sarebbe avvenuta, nel 2011, in maniera irregolare in seguito a un avviso interno che non aveva portato, però, al l’individuazione di un candidato che avesse i requisiti per dirigere il dipartimento controlli. Il processo scaturì dalla denuncia di Luigi Bulotta, dirigente regionale escluso dalla selezione. Nelle motivazioni della sentenza il giudice Tiziana Macrì aveva parlato di un “evidente equivoco su cui si basa l’impostazione accusatoria. L’avere la giunta regionale escluso i dirigenti cosiddetti interni ritenendoli “apoditticamente” privi delle necessarie competenze, avrebbe potuto determinare una violazione di legge ove avesse in ultima analisi consentito il conferimento di un incarico dirigenziale a un soggetto del tutto estraneo ai ruoli della pubblica dirigenza, ma dal momento che l’incarico è stato conferito a dirigente di ruolo di altra pubblica amministrazione, la prospettata violazione di legge non appare neppure ipotizzabile”. Preso atto delle motivazioni, la Procura di Catanzaro si appresta a controbattere alla decisione della Corte.
al.truz.
x
x