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Cosenza, sequestrate case pericolanti nel centro storico

COSENZA Il pubblico ministero della Procura di Cosenza, Antonio Bruno Tridico, ha disposto il sequestro preventivo urgente di diverse abitazioni del centro storico di Cosenza perché pericolanti. E …

Pubblicato il: 17/06/2015 – 14:36
Cosenza, sequestrate case pericolanti nel centro storico

COSENZA Il pubblico ministero della Procura di Cosenza, Antonio Bruno Tridico, ha disposto il sequestro preventivo urgente di diverse abitazioni del centro storico di Cosenza perché pericolanti. E ha iscritto nel registro degli indagati 45 persone. Dopo gli accertamenti del corpo di polizia municipale, emerge con chiarezza – è scritto nel provvedimento – che gli indagati, nella qualità di proprietari di costruzioni, che minacciano rovina, e/o, in ogni caso, di soggetti obbligati alla manutenzione o alla vigilanza sullo stato di conservazione delle stesse, ubicate nel centro storico di Cosenza, hanno omesso di provvedere ai lavori necessari e indispensabili per scongiurare il pericolo di crollo o i rischi dovuti a un crollo già avvenuto, così determinando situazioni di concreto e immediato pericolo per l’incolumità delle persone. Lo scorso 29 maggio si è verificato il crollo di un palazzo, disabitato da anni, sito in via Bernardino Bombini n. 3, stradina che interseca la strada principale di corso Telesio: per motivi di sicurezza veniva disposto l’allontanamento di un nucleo familiare residente in un edificio posto nelle immediate vicinanze. Il fabbricato crollato, posto su quattro livelli, era da tempo in condizioni fatiscenti, privo di solai e del tetto. Nei giorni precedenti il crollo, il comando provinciale dei vigili del fuoco ne aveva riscontrato la pericolosità dei muri perimetrali e, a seguito di tale intervento, gli uffici tecnici del Comune avevano reiterato ai proprietari dell’edificio la richiesta urgente di immediata messa in sicurezza dell’immobile. Per la Procura sono pericolosi i seguenti edifici: un fabbricato ubicato nel quartiere Santa Lucia, che si presenta in evidente stato di degrado, con presenza di diffuse lesioni su tutta la muratura perimetrale: mancano coperture e solai intermedi, che è quasi interamente disabitato, ad eccezione di due unità abitative. Un altro fabbricato del quartiere Santa Lucia che versa in evidente stato di degrado, con presenza di lesioni sulla muratura e sull’architrave del portoncino d’ingresso; due ruderi disabitati in via Messer Andrea; altri ruderi ubicati vicino all’istituto delle Suore piccole operaie dei Sacri cuori; un fabbricato nel vicoletto Padolisi e un fabbricato in via del Castello, attualmente non occupato, meglio noto come “Ricovero Umberto I”, che versa in condizioni di estremo degrado. Un ulteriore crollo è avvenuto lo scorso 13 giugno in via Abate Salfi, a poca distanza dal Duomo e ha interessato un palazzo disabitato da anni e attiguo a un altro edificio abitato da una famiglia.

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

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