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SANTA FE | La 'ndrangheta importava la cocaina dalla Colombia, 34 arresti

REGGIO CALABRIA Quattro tonnellate di cocaina sono state sequestrate durante le indagini dei finanzieri del Gico che stamani hanno portato a 34 arresti nell’operazione della Dda di Reggio Cala…

Pubblicato il: 17/06/2015 – 5:56
SANTA FE | La 'ndrangheta importava la cocaina dalla Colombia, 34 arresti

REGGIO CALABRIA Quattro tonnellate di cocaina sono state sequestrate durante le indagini dei finanzieri del Gico che stamani hanno portato a 34 arresti nell’operazione della Dda di Reggio Calabria “Santa Fe” in collaborazione con Dea e Guardia civil spagnola. La droga viaggiava dalla Colombia su barche a vela dirette in Spagna. Nella notte tra il 25 e 26 agosto 2014 unità navali spagnole con il supporto aereo portoghese hanno abbordato una barca con 856 kg di cocaina. Altri 725 kg erano su un veliero abbordato al largo delle Canarie all’inizio dell’anno.

Un narcotrafficante fornitore di cocaina alle cosche di ‘ndrangheta calabresi ed esponente di spicco dell’organizzazione paramilitare colombiana Farc è stato identificato nel corso delle indagini condotte dalla Dea americana in sinergia con la sezione Goa del Gico della Guardia di finanza di Catanzaro in Brasile, Argentina, Repubblica Dominicana, Colombia, Spagna e Montenegro. Paesi nei quali, secondo l’accusa, erano radicati o i principali esponenti dell’organizzazione calabrese indagata e soggetti ad essi collegati. Il narcotrafficante, è stato riferito, è  oggetto di grande attenzione da parte delle forze speciali colombiane e americane, che impiegano anche i Navy Seals, dal momento che la sua cattura e’ ostacolata dal fatto che opera all’interno della Foresta Amazzonica dove dispone di basi operative, raffinerie e di un imponente apparato per la sua sicurezza.

 

L’ALLEANZA TRA COSCHE Nel corso dell’indagine “Santa Fe” sono emersi contatti, alleanze e collaborazioni tra cosche di ‘ndrangheta della Locride e dell’ area tirrenica. In particolare, dalle indagini, sono emersi contatti tra gli Aquino-Coluccio di Marina di Gioiosa Ionica e le cosche Alvaro di Sinopoli e Pesce di Rosarno. L’operazione si è inserita nella più ampia attività condotta dalla Dea americana relativa ad una serie di indagini, svolte in diversi Paesi, aventi come denominatore comune i medesimi fornitori e, in alcuni casi, anche gli stessi clienti indagati nel procedimento “Santa Fe’ 2013”. Nel corso dell’ inchiesta, in Argentina, è stata monitorata l’attività di un soggetto serbo-montenegrino, in diretto contatto con i componenti la cosca Alvaro in occasione dell’ organizzazione dell’invio di un carico di cocaina. Sempre in Argentina sono stati identificati altri soggetti coinvolti nella spedizione della droga.

 

SEQUESTRO BENI E beni per un valore di circa 5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta “Santa Fe” tra la Calabria ed il Lazio. Si tratta di beni immobili, quote societarie, ditte individuali e beni mobili di lusso.

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