CATANZARO I sostituti procuratori della Repubblica di Catanzaro Paolo Petrolo e Domenico Guarascio hanno chiuso le indagini a carico di 24 indagati accusati a vario titolo di reati contro la pubblica amministrazione, abuso di ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e interposizione fittizia delle quote societarie. La vicenda riguarda il parco eolico “Wind Farm” di Isola Capo Rizzuto, sul quale – secondo le accuse – avrebbe messo le mani il clan Arena. di Tra gli indagati anche Carmelo Misiti, dirigente del dipartimento Attività produttive della Regione Calabria e Giuseppe Graziano, attuale consigliere regionale di maggioranza all’epoca dei fatti componente del Nucleodi valutazione dell’impatto ambientale (Via), che assieme ad altri colleghi avrebbero fornito parere favorevole sulla compatibilità ambientale del progetto per la realizzazione del parco eolico in località “Le Cannelle” in assenza di apposita istruttoria, con l’aggravante di aver facilitato le illecite attività consortili facenti capo alla cosca Arena. Secondo l’accusa, Pasquale Arena in qualità di referente della cosca, avvalendosi di prestanome, avrebbe realizzato il parco eolico formalmente di proprietà della “Vent1 Capo Rizzuto srl”, avvalendosi di una rete di società estere che sarebbero servite a nascondere il nome della famiglia Arena dietro l’affaire del parco.
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