Rifiuti, un'altra estate in emergenza?

CATANZARO Alle porte della bella stagione, torna a riproporsi il problema dei rifiuti in Calabria. La situazione delle discariche della nostra regione è come sempre seria se non quasi al collasso, tanto che c’è qualcuno che ipotizza il trasferimento dei rifiuti verso discariche delle regioni vicine come la Puglia, ad esempio.
Per evitare di gestire l’emergenza, è dunque necessario programmare per tempo, così questa mattina, su invito del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, si è tenuta in Prefettura una riunione sul tema presieduta dal prefetto Luisa Latella a cui hanno partecipato oltre al primo cittadino catanzarese, anche Domenico Pallaria, tecnico regionale del settore Lavori pubblici e Andrea Dominijanni, vicepresidente di Legambiente Calabria.
In assemblea, Abramo ha così potuto esternare la sua preoccupazione per l’emergenza rifiuti che rischia di tornare di prepotente attualità a stretto giro di posta: «Ho voluto chiedere al prefetto questa convocazione – ha detto il sindaco – perché non vogliamo più vivere nell’emergenza. Stiamo andando incontro all’estate e abbiamo problemi sulle discariche, specialmente quella di Pianopoli. Ho voluto così sentire dalla Regione qual è il piano sull’emergenza e qual è quello generale sulla questione dei rifiuti in Calabria relativamente agli impianti».
Una riunione interlocutoria, dunque, ma anche propositiva, in cui Abramo ha portato all’attenzione dei tecnici regionali alcune proposte. Come quella di attivare gli Ato (Ambienti territoriali ottimali), che «permetterebbero ai cinque comuni capoluogo di provincia di far partire una gara unica sulla raccolta differenziata aiutando così anche i piccoli comuni».
Inoltre, per risolvere alla radice il problema, saranno necessari interventi strutturali per i quali ci sarà bisogno di finanziamenti. Tutti argomenti trattati nel corso della riunione e che dovranno essere approfonditi dal confronto tra i tecnici regionali e il presidente della giunta Mario Oliverio. La risposta della Regione per il momento non è quindi arrivata e ci sarà da rivedersi nei prossimi giorni.
«Non possiamo stare inermi ma dobbiamo attivarci. Io come sindaco del capoluogo di regione ho il dovere di interessarmi al problema. Dal canto mio sono disposto alla massima collaborazione, però mi aspetto anche di essere chiamato a contribuire».

ale. tar.