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False revisioni: dieci arresti fra Reggio e Messina

REGGIO CALABRIA Dieci misure cautelari, fra la provincia di Reggio Calabria e Messina, di cui 6 nei confronti di funzionari della motorizzazione civile di Reggio Calabria, nonché il sequestro di 2 …

Pubblicato il: 19/06/2015 – 6:37
False revisioni: dieci arresti fra Reggio e Messina

REGGIO CALABRIA Dieci misure cautelari, fra la provincia di Reggio Calabria e Messina, di cui 6 nei confronti di funzionari della motorizzazione civile di Reggio Calabria, nonché il sequestro di 2 sedi del centro revisioni “Cmp revisioni” e di 125 carte di circolazione di mezzi pesanti ed autoveicoli. È il bilancio di un’operazione condotta dai finanzieri della Compagnia di Palmi. L’attività investigativa, coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, e dal sostituto procuratore Luigi Iglio, e condotta dalla Guardia di finanza, ha permesso di ricostruire il modus operandi, attraverso il quale venivano effettuate le false revisioni, e di verificare l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati di falso in atto pubblico.
Le Fiamme gialle, a termine di un’articolata attività d’indagine, hanno scoperto che presso il “Cmp revisioni” i controlli venivano svolti in maniera incompleta o, in molti casi, venivano svolti senza che i veicoli fossero presenti. In particolare, i funzionari della motorizzazione civile, per i quali la normativa prevede obbligatorio l’intervento per le revisioni di mezzi la cui massa a pieno carico risulta superiore a 3,5 tonnellate, nell’esercizio delle proprie funzioni e investiti della carica di pubblico ufficiale, in diverse occasioni, facevano risultare come regolarmente eseguite le prescritte revisioni, omettendo di eseguire i controlli obbligatori e inserendo, nei report finali, prove strumentali relative ad altri mezzi. Inoltre, i responsabili dei centri di revisione, al fine di “agevolare” determinati clienti, inserivano i mezzi in condizioni particolarmente a rischio, in relazione alla turnazione dei funzionari della motorizzazione civile incaricati, evitando, in questo modo, la bocciatura dei controlli.
Il provvedimento ablativo, disposto dal gip di Palmi, Fulvio Accurso, è stato emesso nei confronti di Francesco Fonti, Michele Amato e Antonio Marzo, titolare e dipendenti dei centri di revisione, per i quali è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari e nei confronti di Giancarlo Cutrupi, Nicola Bardetta, Demetrio Geria, Giuseppe Vilasi, Orazio Calabro’, Paolo Rosario Foti tutti ingegneri della motorizzazione civile di Reggio Calabria e Serafino Mangeruga, altro socio del centro revisioni, per i quali ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Tra i beni oggetto del sequestro figurano la sede del centro revisioni a Cinquefrondi, consorziato con il “Cmp revisioni”, e la sede del centro revisioni di Polistena, anche quest’ultimo consorziato con il “Cmp revisioni”. Inoltre, ulteriori sintomatici elementi dell’irregolare esecuzione delle revisioni sono pervenuti dalle risultanze delle attività di intercettazione telefonica e video, nonché dagli esiti delle attività di perquisizione e successiva acquisizione documentale, dalla disamina dei quali sono risultate numerose anomalie e incongruenze tra il numero di veicoli che accedevano alle diverse sedi e il numero di revisioni effettuate nello stesso giorno, nonché discrasie inerenti i tempi necessari per una corretta esecuzione dei controlli.

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