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Cosenza, riconoscimento al professor Filippo Crea

COSENZA Un luminare della medicina che non dimentica le sue origini. Il professore Filippo Crea, ordinario di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma, dove è anche direttore del dipartimento d…

Pubblicato il: 20/06/2015 – 17:36
Cosenza, riconoscimento al professor Filippo Crea

COSENZA Un luminare della medicina che non dimentica le sue origini. Il professore Filippo Crea, ordinario di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma, dove è anche direttore del dipartimento di Medicina Cardiovascolare e della Scuola di specializzazione in cardiologia, è stato insignito dalla commissione Cultura del Comune di Cosenza, per gli alti meriti scientifici e per l’eccezionale contributo offerto alla ricerca cardiovascolare. «Sono grato alla Calabria – ha detto – perché mi ha dato i geni. E perché mi ha dato i maestri, il primo mio padre (che è stato anche consigliere comunale di Cosenza, ndr) che mi ha insegnato il piacere dell’onestà. Sono nato a questa regione anche per la passione per la medicina. Quando ero bambino mio nonno aveva un bar nel centro di Fuscaldo e li mi è nata la curiosità per l’umanità. E l’umanità è al centro della medicina. Quando ho detto ai miei che volevo studiare Medicina mi hanno detto vai e sono partito perché non c’era la facoltà di Medicina a Cosenza. Sono passati oltre trent’anni e ancora non c’è. Quindi invito gli amici politici ad agire. Io la medicina l’ho preparata sui libri di Agatha Christie. Perché un medico è un detective perché indaga il paziente: è una sfida straordinaria. Ho curato nella mia vita centinaia di persone. Ho curato qualche Papa, qualche politico eccellente, qualche premio Nobel e premio Oscar e qualche Santo. Ma il mio approccio e’ sempre uguale sia quando ho curato il pescatore del mio paese che quando ho seguito personaggi illustri. Ho formato centinaia di cardiologi e tutti insieme stiamo dando contributi importanti alla ricerca medica in campo cardiovascolare. Mi reputo un uomo fortunato perché ho realizzato i miei sogni. Tutto ciò è stato possibile perché le mie radici sono forte ente radicate in Calabria». A margine dell’incontro il luminare non ha voluto svelare chi fossero i suoi pazienti premio Nobel e premio Oscar. Si è trincerato dietro il segreto professionale.
Il prof Crea è stato allievo del professore Attilio Maseri, cardiochirurgo che curò Papa Giovanni Paolo II. E il medico cosentino fu il più giovane cardiochirurgo nella equipe che seguì il Pontefice nel 2005. Nel 1984 ha ricoperto l’incarico di research fellow alla facoltà di Cardiologia dell’Università della Florida. Tra il 1985 e il 1991 è stato honorary clinical assistant, senior lecturer e honorary consultant dell’Unità di Ricerca Cardiovascolare dell’Hammersmith Hospital di Londra. È rientrato in Italia come responsabile del laboratorio di Emodinamica dell’Istituto di Cardiologia dell’Università Cattolica di Roma. Nel 2000 è diventato professore associato di Cardiologia dell’Unità operativa di Terapia Intensiva e Subintensiva, e nel 2001 è stato nominato professore ordinario di Cardiologia, direttore dell’Istituto di Cardiologia e direttore della Scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università Cattolica di Roma. Dall’ottobre 2008 è stato direttore del Dipartimento di Scienze cardiovascolari. È fellow dell’American College of Cardiology e della European Society of Cardiology. Nel 1992 è stato insignito da Rita Levi Montalcini del Premio Newburgh per «gli eccezionali contributi scientifici nel campo della ricerca cardiovascolare». Autore di più di 700 pubblicazioni, il prof Crea ha ricevuto, nel 2013, il Premio Internazionale per la ricerca scientifica “Arrigo Recordati”, istituito nel 2000 e intitolato alla memoria dell’imprenditore farmaceutico. Crea è stato insignito del premio Recordati per gli eccellenti e innovativi risultati conseguiti nello studio del ruolo centrale del microcircolo nelle patologie di sistema e d’organo. Considerevole l’esperienza accumulata nell’inquadramento diagnostico e terapeutico della cardiopatia ischemica, delle miocardiopatie, delle cardiopatie valvolari, delle cardiopatie congenite e delle aritmie. Molto esperto anche nell’utilizzo di tecniche diagnostiche cardiologiche sia non invasive che invasive e di tecniche interventistiche (angioplastica coronarica, valvuloplastica, ablazione di vie accessorie di conduzione ed impianto di pace-maker).
Tante le istituzioni che hanno omaggiato il prof Crea: dal mondo della politica a quello della medicina locale. Tutti hanno sottolineato l’importanza delle origini calabresi e di far rimanere le eccellenze nella nostra terra. Perché si ha estremo bisogno di cervelli che restano e non che fuggono.

 

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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