Ultimo aggiornamento alle 13:46
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Morrone stoppa il referendum

«Sa che c’è? Che qualcuno si (auto)attribuisce primogeniture su questa iniziativa. Ma è importante ricordare che l’idea è partita da me. L’avevo detto subito dopo l’approvazione in seconda lettura …

Pubblicato il: 20/06/2015 – 10:28
Morrone stoppa il referendum

«Sa che c’è? Che qualcuno si (auto)attribuisce primogeniture su questa iniziativa. Ma è importante ricordare che l’idea è partita da me. L’avevo detto subito dopo l’approvazione in seconda lettura che bisognava valutare se fare altri passi sulla riforma dello Statuto».

E ora cosa succede?
«Nella riunione di lunedì scorso a Lamezia Terme, qualcuno ha avuto il coraggio di sostenere che il merito di questa iniziativa è tutto suo. Se hanno i numeri, vadano avanti».
Ennio Morrone (classe 1946), vecchia volpe della politica calabrese, non ha mai coltivato rapporti stretti con i giornalisti. Interviste col contagocce, interventi mirati. Insomma, parla solo in occasioni importanti. E questa lo è. Sono affermazioni importanti, quelle del consigliere regionale di Forza Italia con un passato da socialista e da mastelliano. Destinate (forse) a stravolgere gli assetti del centrodestra calabrese.
Visto che ci siamo, la invito a fare i nomi di chi, nel suo partito, l’ha messa così di cattivo umore…
«I nomi non li faccio, la politica mi ha insegnato a essere corretto».
Proprio quella correttezza che lei ritiene di non aver ricevuto…
«Mancini senior mi ha insegnato che gli attacchi in politica arrivano sempre dagli amici».
Quindi sta dicendo che dentro Forza Italia c’è un fronte che ordisce complotti ai suoi danni?
«Di certo c’è qualcuno che mette in giro ad arte determinate voci col solo fine di spargere veleni».
Torniamo al dato politico. Lei fa dietrofront rispetto all’idea di firmare il referendum?
«Non ho detto che voglio tirarmi indietro, diciamo che sto riflettendo. E come me lo stanno facendo anche altri colleghi».
Dunque l’unità dentro Forza Italia non esiste?
«Nel gruppo ci sono diverse sfaccettature, diverse opinioni sull’utilità del referendum. Ci sono i falchi che spingono, e poi ci sono le colombe come me. Io ho visto tante perplessità, forse non c’è grande desiderio di farlo questo referendum nel mio partito. Bisogna trovare la migliore soluzione per la Calabria».

Morale della favola?
«Sediamoci e ridiscutiamone per trovare una soluzione unitaria. Nessuno vuole rompere o passare per traditore».
Jole Santelli non la prenderà bene…
«La scelta finale non spetta a lei, che forse è la più corretta all’interno del partito».
Si narra che dietro gli ammutinamenti forzisti ci sia una trattativa per posti di sottogoverno. E soprattutto per la presidenza della commissione di Vigilanza che potrebbe interessarla…
«Non c’è nessuna trattativa. Non ci è stato offerto nulla, né sono interessato ad alcunché. Lo ripeto: c’è qualcuno all’interno del nostro partito che lascia veicolare queste voci per alzare il tono della polemica».
In questo clima da redde rationem dove si arriverà?
«Le forzature possono determinare conseguenze gravi. Se mi avessero proposto qualcosa mi sarei sentito offeso, non discuterò mai di niente con la maggioranza. Ma quale sottogoverno? Sta scherzando?».
Avere un governo regionale non ostile potrebbe aiutare a chi, come lei, ha interessi nel campo sanitario…
«Finora io e la mia famiglia abbiamo subìto un’aggressione senza precedenti sulle nostre attività sanitarie, eppure io non ho mai detto una parola su questo. Ho avuto finora mille piccole “intoppi”, ma non mi sono mai rivolto alla magistratura perché sono rispettoso delle leggi».
Cosa risponde a chi insinua che la linea morbida nei confronti della giunta Oliverio è dettata dalla recente acquisizione, da parte di una cooperativa a lei vicina, dell’ex Istituto Papa Giovanni XXIII? È vero che lì sorgerà un centro per l’accoglienza dei migranti?
«Intanto le fornisco io una notizia: la cooperativa di cui si è parlato finora non ha vinto nessuna gara. Ha fatto un’offerta che è stata superata da un’altra. Ma se anche l’avesse vinta, cosa c’entrava con me visto che non sono direttamente coinvolto? E poi mi pare che le finalità della cooperativa finita nell’occhio del ciclone siano cosa ben diversa dalla politica».
Ecco, a proposito di politica. Il suo seggio è sempre a rischio se a Wanda Ferro dovesse essere riconosciuto un posto in consiglio regionale…
«Per la verità secondo i dati forniti dalla commissione elettorale regionale alla Corte d’appello a farle eventualmente posto dovrebbe essere l’eletto nella circoscrizione centrale e non in quella nord. Ma non voglio entrare in questa discussione, aspettiamo la decisione degli organi competenti»
A Cosenza l’anno prossimo si vota. Lei da quale parte starà?
«Io sono al fianco di Occhiuto. Ma se continuano ad attaccarmi, finirò per fare una corsa indipendente».
Magari al fianco di Giacomo Mancini junior?
«E chi può escluderlo?».

 

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x