CATANZARO Sei ergastoli e pene che vanno dai 18 ai 6 anni di reclusione. Condanne pesanti sono state chieste – per i 15 imputati del processo d’appello “Tela del Ragno” – dal sostituto procuratore generale di Catanzaro Eugenio Facciolla.
Questo l’elenco delle richieste avanzate dal magistrato nel corso della requisitoria: sei anni per Mario Attanasio; ergastolo per Pasqualino Besaldo; 15 anni di reclusione e 4.000 euro di multa per Paolo Calabria; 7 anni e 6.000 euro di multa per Francesco Desiderato; 14 anni di reclusione e 8.000 euro di multa per Guerino Folino; chiesto l’ergastolo per Carlo Lamanna; ergastolo anche per Daniele Lamanna; 18 anni di reclusione e 10mila euro di multa per Domenico La Rosa; 18 anni di reclusione e 10mila euro di multa chiesti anche per Vincenzo La Rosa; ergastolo per Giuseppe La Rosa; 15 anni di reclusione e 4000euro di multa per Luciano Carmelo Poddighe; ergastolo per Scofano Mario; ergastolo per Serpa Gianluca; 7 anni e 3000 euro di multa per Serpa Salvatore; 6 anni per Mario Severino.
La pubblica accusa, insomma, ha usato la mano pesante con la ‘ndrangheta del Tirreno Cosentino. Le accuse nei confronti degli imputati sono, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, usura ed estorsione. In primo grado le condanne, rispetto alle richieste del pm erano state leggere. Dieci anni e quattro mesi erano stati inflitti a Scofano, Besaldo, Vincenzo e Domenico La Rosa. Otto erano state le assoluzioni, compreso Daniele Lamanna per il quale il pm anche in primo grado aveva chiesto l’ergastolo. Il 29 giugno la parola passerà al nutrito collegio difensivo del quale fanno parte, tra gli altri, gli avvocati Luca Acciardi, Marcello Manna, Gianluca Garritano, Angelo Pugliese e Giuseppe Bruno.
Alessia Truzzolillo
redazione@corrierecal.it
x
x