VIBO VALENTIA I bene informati raccontano che nelle stanze del dipartimento regionale Lavori pubblici la notizia di quella delibera, riportata dal Corriere della Calabria (qui l’articolo), abbia creato non pochi malumori. Così, a distanza di 10 giorni dalla pubblicazione, quell’atto è stato revocato in «autotutela».
La vicenda riguarda l’Aterp di Vibo – che dopo l’accorpamento si configura come «distretto territoriale» – dove il referente nominato dal dipartimento, Pino Raffele, lo scorso 8 giugno aveva deliberato il pagamento in favore dell’ex commissario, Tonino Daffinà, delle «ferie non godute» – maturate durante l’intero mandato ma riferite solo a 31 giorni – per un ammontare di poco meno di 13mila euro. Si tratta però di un atto che non rientra nei poteri del referente, che è stato nominato dal dg del dipartimento Mimmo Pallaria (commissario dell’Aterp unica regionale) con delega alla gestione ordinaria. Infatti è stato lo stesso Pallaria, con nota del 17 giugno scorso, a comunicare che quel tipo di deliberazione non è nella competenza del referente e a invitare quest’ultimo a trasferire tutta la vertenza in capo al commissario regionale. Da qui la nuova delibera redatta da Raffele che revoca la precedente e dà incarico all’Ufficio ragioneria di cancellare l’impegno di spesa relativo al pagamento delle «ferie non godute» di Daffinà.
s. pel.
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