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E le associazioni minacciano Abramo: «Lo denunceremo per calunnia»

CATANZARO È muro contro muro tra il sindaco Sergio Abramo e le associazioni “Cittadinanzattiva”, “Il baco resistente” e “Il Pungolo per Catanzaro” sul tema della ormai famosa lettera inviata al Com…

Pubblicato il: 24/06/2015 – 15:46
E le associazioni minacciano Abramo: «Lo denunceremo per calunnia»

CATANZARO È muro contro muro tra il sindaco Sergio Abramo e le associazioni “Cittadinanzattiva”, “Il baco resistente” e “Il Pungolo per Catanzaro” sul tema della ormai famosa lettera inviata al Comune di Catanzaro dall’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, avente ad oggetto le percentuali di ricorso alla cosiddetta procedura negoziata per l’assegnazione di appalti e gare banditi da Palazzo De Nobili.
Ieri, con una delibera di giunta, il sindaco aveva annunciato di aver conferito mandato a un avvocato esterno al Comune per valutare se ci fossero i presupposti per avviare un’azione legale contro le associazioni per aver in qualche modo leso l’immagine del Comune con quanto dichiarato in conferenza stampa o quanto evidenziato nella richiesta di accesso agli atti cui la missiva fa riferimento.

Oggi la risposta delle associazioni non tarda ad arrivare tramite Francesco Pitaro, rappresentante dell’associazione “Il Pungolo” nonché patrocinatore legale delle tre associazioni.
Nell’articolato comunicato inviato da Pitaro ai giornali, si sottolinea come le associazioni «hanno, anche attraverso note stampa, esercitato il diritto costituzionale della libertà di parola e di pensiero, in termini congrui e continenti e corretti, in merito alla certificazione inviata dal presidente Cantone al sindaco Abramo nonché riportato testualmente i dati indicati da Cantone» e che «non può certamente negarsi alle dette associazioni il diritto di parola e la libertà di pensiero, costituzionalmente previsti, esercitate secondo legge e correttamente e senza lesione alcuna ma riportando solo e soltanto il testo della certificazione di Cantone, né tanto meno può negarsi il diritto di depositare un’istanza di accesso agli atti che oltre che costituire un diritto costituisce, ai sensi dell’articolo 22 della legge 241/90, principio generale e fondante dell’attività amministrativa».

«Pertanto – prosegue la nota – si rileva che qualunque azione dovesse essere esercitata contro le incolpevoli associazioni sarebbe azione manifestamente e macroscopicamente infondata e temeraria e che avverso la detta avvianda azione, anche penale, le tre associazioni, sin d’ora, riservano, per il mio tramite, di proporre un esposto per calunnia nei confronti di tutti coloro che hanno autorizzato l’esercizio della ventilata azione completamente priva di fondamento e pretestuosa. Inoltre, le associazioni predette riservano, in relazione all’attribuzione di un incarico a un avvocato esterno al Comune di Catanzaro, nonostante la presenza nell’ente comunale di Ufficio legale, di depositare un esposto alla Procura regionale della Corte dei conti per danno erariale nei confronti di tutti coloro che in Giunta hanno votato favorevolmente».

 

ale. tar.

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