CROTONE Il consiglio comunale di Crotone convocato in via del tutto eccezionale ed urgente, dopo i recenti atti intimidatori verificatisi nelle ultime settimane, ha approvato un documento per esprimere profonda solidarietà agli imprenditori crotonesi vittime di questi atti criminali.
Il documento in particolare prevede interventi specifici di promozione della legalità presso le scuole di ogni ordine e grado, in collaborazione con enti e mondo dell’associazionismo; l’adesione al Forum nazionale sicurezza (Pon) per valorizzare la discussione della solidarietà e della prossimità; confermare la volontà di costituirsi parte civile nei procedimenti che riguardano reati di estorsione e tutti quelli attuati con minacce e violenze ai danni di imprenditori per difendere gli interessi di tutta la comunità, tutelando il libero esercizio d’impresa. Inoltre, il documento prevede anche che l’amministrazione si faccia carico di voler regolamentare la concessione di agevolazioni, piuttosto che di esenzioni, nei confronti di quei cittadini che con le loro denunce di attività estorsive portino quanto meno ad una condanna in primo grado di giudizio. Infine, sempre attraverso il documento, l’amministrazione comunale ha deciso di ribadire alla presidenza del Consiglio ed al ministro dell’Interno, la richiesta di intervento specifico sia rispetto ad un rafforzamento delle forze dell’ordine sul territorio sia all’autorizzazione a procedere all’assunzione di uomini per rinforzare l’organico della polizia municipale, invitando, tra l’altro anche lo stesso ministro, Angelino Alfano a presiedere ad una riunione a Crotone del Comitato per l’ordine pubblico e sicurezza presso la prefettura per sostenere la lotta alla criminalità semplice ed organizzata.
Durante la seduta, parecchi sono stati gli interventi a favore del documento dei vari consiglieri comunali, che invece non ha trovato l’appoggio del consigliere di minoranza Cesare Spanò (Scopelliti Presidente). «La mia vuole essere una posizione di protesta perché le azioni vanno anticipate o comunque gestite in un certo modo – ha affermato il consigliere Spanò –. Non si possono attendere tali circostanze per convocare d’urgenza un consiglio comunale e approvare un documento che lascia il tempo che trova. Già dal novembre 2012 erano previste ben 146 videocamere funzionanti sul territorio. Ovviamente così non è stato, nonostante i miei quesiti a riguardo».
I recenti atti intimidatori hanno destato parecchia preoccupazione nella comunità crotonese e a tal punto il sindaco Peppino Vallone ha sottolineato, durante il suo intervento finale – «quanto sia importante e doveroso da parte di tutta l’amministrazione comunale dare risposta a questi cittadini e soprattutto agli imprenditori, che insieme ai loro dipendenti e alle famiglie hanno vissuto attimi terribili e di molta paura».
Maria Dora De Caria
redazione@corrierecal.it
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