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«Tutti i Comuni rischiano il dissesto»

CATANZARO «La maggior parte dei Comuni calabresi, se non si risolvono le problematiche inerenti alle tariffe, è a rischio dissesto finanziario». Lo ha detto il presidente di Anci Calabria, Peppino …

Pubblicato il: 25/06/2015 – 16:17
«Tutti i Comuni rischiano il dissesto»

CATANZARO «La maggior parte dei Comuni calabresi, se non si risolvono le problematiche inerenti alle tariffe, è a rischio dissesto finanziario». Lo ha detto il presidente di Anci Calabria, Peppino Vallone incontrando i giornalisti a Catanzaro. «La difficoltà di tutti i Comuni calabresi – ha aggiunto Vallone – è quella di chiudere a fine luglio il bilancio in equilibrio. Nessun Comune sarà in grado di farlo perché i continui tagli ci pongono in una difficoltà complessiva. Al centro delle problematiche i servizi pubblici essenziali del sistema dei rifiuti e dell’acqua. Per entrambi la competenza per materia è anche regionale. Per questo motivo entro il 31 luglio con il presidente Mario Oliverio, va trovata una soluzione. Se la Regione aumenta la tariffa per il conferimento dei rifiuti, noi dobbiamo aumentare le tasse a essi relative e questo nella terra con il più basso reddito pro capite non è possibile senza intaccare il tessuto sociale già allo stremo. Per quanto concerne l’acqua, poi, non è pensabile che i cittadini, vista la vetustà delle reti idriche, paghino più di quanto effettivamente ricevano. L’acqua che arriva nelle case dei cittadini è il 45%, la richiesta del pagamento, però, riguarda anche le perdite idriche che non dipendono dal cittadino».

Al riguardo Vallone ha proposto anche una serie di soluzioni. «Non è possibile che quando si parla di costi, ad esempio dei rifiuti, come pulizia delle strade e raccolta – ha detto ancora il presidente di Anci Calabria – questi siano a carico dell’ente pubblico, mentre quando si tratta dei ricavi che il rifiuto può produrre subentri il privato. Quello che noi proponiamo, peraltro previsto come soluzione dalla legge regionale, è l’istituzione di società locali “in house” per la gestione anche dello smaltimento dei rifiuti che così da problema diventerebbero una risorsa. Per quanto concerne l’acqua una soluzione potrebbe essere, invece, la gestione autonoma degli ambiti di competenza territoriale oppure riaprire, ove possibile, i pozzi».

In relazione ai debiti pregressi dei vari comuni con la Regione per le tariffe sui rifiuti Vallone ha sostenuto che «sappiamo benissimo che anche noi abbiamo le nostre responsabilità. Al riguardo stiamo provvedendo, per quanto concerne i debiti certi, a chiedere dei contributi, sfruttando le norme straordinarie previste dalla legge, per soddisfarli. Si tratta – ha concluso – di circa 200 milioni di euro che certamente darebbero respiro anche al bilancio della Regione, questo è indubbio. Ora però dobbiamo sederci con l’amministrazione regionale e trovare una soluzione immediata per i cittadini calabresi».

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